L’ABITACOLO COME CASA
Gavirate, vive in auto da un mese e mezzo
Il caso di un cinquantaduenne senza casa né lavoro: «Situazione insostenibile»

L’auto, da un mese e mezzo, è diventata la sua casa a Gavirate. E in questi giorni è stata preziosa anche per proteggersi dalla pioggia. L’ha parcheggiata in un luogo pubblico appartato al coperto, almeno per ripararla, considerando che contiene tutto quello che possiede: gli abiti per un cambio e il cibo che gli procura il Banco Alimentare. Stop. Giovanni (è un nome fittizio), 52 anni, un tempo aveva una famiglia: una moglie, una figlia. Poi il divorzio. Un lavoro in una azienda a Varese che ha chiuso nel 2019, altre attività precarie fino a quella che appariva la più sicura in una ditta di Modena che aveva un appalto a Malpensa. Appalto che, purtroppo, non è stato più rinnovato. Quanto alle abitazioni l’iter è stato altrettanto difficile.
SENZA BENZINA
Un passato, dunque, complesso ed ora il nulla. Non può muoversi con l’auto in quanto non ha benzina e di conseguenza non può nemmeno riscaldarsi, accendendo il veicolo. Di recente gli era stato offerto un lavoro, ma, conosciute le sue condizioni, per ragioni di sicurezza, la proposta è stata ritirata: non riuscendo a dormire bene la notte, non è sempre lucido. Dimagrito, mangia in auto e continua a passeggiare per Gavirate, ma in un modo tutto particolare: cercando di sfuggire agli sguardi.
IL CENTRO COMMERCIALE
«Ho bisogno di muovermi -spiega- perché le articolazioni sono tutte doloranti a causa della posizione che assumo in auto di notte». L’interno del veicolo ha comunque dignità: il vestiario pigiato nelle borse è separato dagli alimenti racchiusi in pacchetti. E’ un problema potersi lavare e andare in bagno: il punto di riferimento per lui è il Centro Commerciale dove ha modo di pulirsi a “pezzi”. Eppure, gli sono stati offerti 10 biglietti del pullman per andare a Varese dove fare una doccia ai bagni pubblici, ma ha rifiutato la proposta, come ha rifiutato di andare alla mensa della Brunella.
La figlia sa della sua situazione, ma lui vuole tenerla lontana dai suoi problemi. «Sta diventando una situazione insostenibile -interviene una donna che l’aiuta per quello che le è possibile- è devastato fisicamente e psicologicamente».
IL REDDITO DI CITTADINANZA
Ha percepito per la prima volta il reddito di cittadinanza il mese scorso con alcuni buoni per gli alimenti, Ma l’auto è sempre ferma. «Ho chiesto la residenza a Gavirate per la comodità dei servizi», spiega. «La sua situazione è monitorata dai Servizi Sociali –spiega il vicesindaco Massimo Parola- Siamo a conoscenza della sua vicenda e gli abbiamo fornito gli strumenti necessari per risolvere i problemi immediati».
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