PRESEPI AL MIDEC
Gesù bambino e il gatto viola

C’è anche un presepe di Andy Warhol, il re della Pop Art, nella tradizionale mostra natalizia che dal 2000 si rinnova al Midec di Cerro di Laveno, un presepe con un tocco particolare naturalmente: un gatto viola è abbracciato a Gesù bambino. Chissà che cosa diranno i puristi della natività, mai come in questi giorni rilanciata come simbolo del cattolicesimo. A Laveno ne sanno qualcosa dal 1979: a dicembre quarantadue statue scolpite in pietra a dimensione naturale vengono immerse nelle acque del lago Maggiore. E nel suo piccolo, il Museo internazionale del design ceramico fa la sua parte, con una esposizione di 18 natività e presepi di medie dimensioni (l’altezza massima è 25 centimetri), provenienti da tutta Europa ma appartenenti a collezionisti privati del Varesotto. Spiega Maria Grazia Spirito, conservatrice dal 2011: «Ad accomunare le opere è la simbologia che valorizza l’immagine della famiglia e lancia un messaggio di serenità, di concordia, di fraternità. Oggi più che mai la nostra società ha bisogno di riscoprire le radici più vere e le suggestioni più profonde del Natale, racchiudendo nel presepe un messaggio di pace contro tutti i radicalismi e le violenze».
Tutte le opere in mostra sono in ceramica, perché il Midec, nato nel 1971 come Civica raccolta di terraglie, è la testimonianza «di una tradizione che non c’è più: ora che le fabbriche storiche del territorio sono chiuse, qui è rimasta la memoria e la vocazione artistica», dice la conservatrice. Il presepe di Warhol, grande come un foglio A4, è postumo: è stato prodotto nel 2000-2004 dalla Rosenthal su disegni (esposti anche nel 2011 a Palazzo Reale a Milano) che il pop artista mancato nel 1987 aveva dedicato alla natività. Warhol amava gli i felini, ai quali dedicò il libro «25 gatti» nel 1954, perciò ne ha messo uno nella culla: «Questa natività è una composizione di fascino e colori straordinaria dove l’iconografia classica della sacra famiglia viene coniugata con l’originalità caratteristica dell’autore».
Molto elegante il presepe spagnolo di Lladrò, prodotto a Valencia. Di alto design quello della porcellana cinese Franz di Taiwan. Ed è un must per Natale il presepe della Goebel della linea Nina e Marco di Rosina Wachtmeister, prodotto in collaborazione con l’artista Julia E. Limpke: le figurine Nina e Marco con i loro grandi occhi infantili sono simboli di speranza per i bambini in difficoltà, perché una parte dei ricavi vanno al Sos-Kinderdoerfer. Infine è esposto sempre al Midec, anche se di collezione privata, l’originale presepe bianco disegnato da Antonia Campi nel 1953 per la Società Ceramica di Laveno.
«La natività nell’arte. Mostra di presepi in ceramica»- A Cerro di Laveno Mombello, via Lungolago Perabò 5, fino al 17 gennaio martedì ore 10-12.30, da mercoledì a domenica ore 10-12.30 e 14.30-17.30, Natale e Capodanno chiuso, 5/3 euro, fino a 12 anni gratuito, info 0332.625551.
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