IL PREDATORE
L’assalto dei lupi agli allevamenti del Varesotto
Dopo gli avvistamenti a Varese le segnalazioni di attacchi nelle valli. Allarme e preoccupazione

Il lupo è tornato. E attacca. L’allarme lanciato dal presidente di Confartigianato Varese, Giacomo Brusa, non fa altro che certificare una situazione che si sta delineando da tempo. Gli avvistamenti, uno dei quali avvenuto addirittura in centro a Varese, immortalati da video e telecamere, avevano confermato la presenza del predatore nel Varesotto.
GLI ASSALTI
Ora arriva la notizia di veri e propri assalti agli allevamenti. Brusa, per la verità, aveva già lanciato l’allarme nel 2017, quando gli agricoltori ticinesi avevano segnalato la presenza di popolazioni di lupi nel loro versante. Ora il predatore è anche in provincia di Varese, soprattutto nella parte dove si sono verificati gli attacchi agli allevamenti ovicaprini. «Intervenire prima che sia troppo tardi». Allevatori e agricoltori lanciano un messaggio: «Intervenire con fermezza prima che sia troppo tardi».
L’EQUILIBRIO
Il modo andrà trovato cercando un equilibrio (non semplice) che rispetti, nel limite del possibile, tutte le sensibilità. Un concetto che il ministro Giancarlo Giorgetti ha declinato ricordando che la sostenibilità ambientale è importante ma va coniugata con quelle sociale ed economica. E che il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha affrontato spiegando che «si deve trovare un equilibrio tra chi lavora e la fauna selvatica». Aggiungendo però che «quando le due cose vengono in conflitto, bisogna fare delle scelte».
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