L’ALLARME
Gorla Maggiore, vandali scatenati
Terzo raid in poche settimane, presi di mira il belvedere e la chiesetta di San Vitale

Terzo atto vandalico tra il belvedere e la chiesetta di San Vitale: indaga la polizia locale. Troppi i casi: questa volta è stata abbattuta anche una colonnina di granito che delimita l’area di devozione e inizio della passeggiata.
L’amministrazione è stata immediatamente allertata e sul posto sono intervenuti gli agenti agli ordini del comandante Alessandro Tavano che stanno scandagliando le immagini delle telecamere di video sorveglianza del posto e del paese.
A dare l’allarme sono state le Guardie ecologiche volontarie dell’Insubria, che si sono occupate anche dei cartelli e della bacheca imbrattati. Anche gli alberi sono stati massacrati.
IL SINDACO MONITORA
Il sindaco Pietro Zappamiglio, che sta monitorando la situazione, va cauto proprio alla luce degli accertamenti: «Il primo passo è capire se i due episodi siano collegati. Mi spiego meglio: vorremmo capire se chi ha abbattuto come un birillo il pilone non fermandosi lo abbia fatto per errore di manovra. Anche perché ci vuole una bella forza. Oppure se gli autori degli atti vandalici siano gli stessi, magari ragazzi che si trovano la notte a una certa ora sul posto».
L’INDAGINE
Tanti gli interrogativi che si pongono all’amministrazione comunale, a partire dalla provenienza dei vandali. Si sta lavorando all’identikit per l’identificazione. «Saranno persone che vivono in paese? Arrivano da dove? Qual è la fascia di età di queste persone che al momento per noi sono ignoti? E quanti sono?», afferma Zappamiglio attendendo l’esito delle indagini. Bisogna anche capire se le telecamere siano abbastanza potenti per registrare i connotati di notte, con poca luce.
«Si aprono interrogativi rispetto a un lavoro di prevenzione e rispetto che da anni stiamo facendo sul territorio. Ci sono stati casi in passato e ci abbiamo lavorato anche con le famiglie. Come amministrazione anche di recente abbiamo investito nel progetto dell’area feste rinnovata e pensata a misura di ragazzini» continua il sindaco.
LA RABBIA DELLE GEV
Intanto sul posto sono al lavoro anche le Gev che hanno dovuto arrendersi dopo aver cercato di ripulire la bacheca dalle scritte. «Purtroppo non è stato possibile ripristinare il pannello della bacheca al belvedere», affermano dopo l’ennesimo intervento e nonostante il controllo costante della zona. Alla luce del terzo episodio, le guardie ecologiche volontarie hanno sbottato: «Abbiamo purtroppo constatato che la stupidità non si ferma. Abbiamo rinvenuto anche un piccolo alberello abbattuto, oltre a una colonnina all’ingresso del piazzale della chiesetta di San Vitale ha subito la stessa sorte».
Nei mesi scorsi era accaduto lo stesso con la cartellonistica divelta e deturpata, rifiuti abbandonati, scritte e pasticci sui pannelli. Il degrado e gli atti vandalici erano stati censurati immediatamente dalle Gev, mentre l’amministrazione sta lavorando proprio sul fronte delle identificazioni per non lasciare che gli episodi restino impuniti e che continuino comunque a causare danni. Non trascurabile il fatto anche del passaggio nell’area sacra della chiesetta di San Vitale, dove i gorlesi e tutta la comunità della Valle Olona si ritrovano a pregare.
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