IL PROCESSO
«Condannate la badante dell’ex sindaco»
Circonvenzione d’incapace, maltrattamenti, sequestro di persona. E un patrimonio su cui mettere le mani: l’accusa chiede oltre tre anni

«Claudia Ceccotti è colpevole di tutti i reati contestati e va condannata a tre anni e quattro mesi di reclusione».
Così si è conclusa la requisitoria del pubblico ministero Arianna Cremona nel processo che vede la 57enne badante dell’ex sindaco di Gornate Olona, Damiano Ferioli, accusata di circonvenzione di incapace, maltrattamenti e sequestro di persona.
Badante - come quella processata due settimane fa sempre a Varese - assunta a metà del 2016 e che maggio 2017 fu adottata dal suo assistito, che aveva a disposizione due immobili, tre terreni, 390mila euro tra conti correnti, fondi, titoli, polizze vita e una pensione di oltre tremila euro al mese.
Ferioli è morto il primo gennaio del 2020, a 81 anni, e in Tribunale a Varese c’erano i suoi parenti, il fratello e la nipote, costituitisi parte civile con gli avvocati Tiberio Massironi e Romana Perin.
I quali, così come Monica Alberti (in rappresentanza dell’amministratore di sostegno, l’avvocato Sonia Montalbetti) e il difensore dell’imputata, parleranno nell’udienza del 19 febbraio. Quando arriverà la sentenza.
L’avvocato Paolo Franciosi ha infatti chiesto tempo per studiare gli atti depositati dalle parti civili, quelli relativi a un processo celebrato a Busto Arsizio in cui l’ex convivente della figlia della Ceccotti dichiarò di aver saputo che la sua compagna «stava facendo con la madre un colpo che le avrebbe sistemate».
L’esame dell’imputata (che disse «fu lui a volermi adottare, perché non voleva che me ne andassi»), per il pm è stato «emblematico per confermare la sua spregiudicatezza».
L’accusa ha ricordato, in particolare, i ripetuti prelievi («Circa 35mila euro in pochi mesi») dal conto dell’anziano «in precedenza molto parsimonioso» e il fatto che dopo l’assunzione della Ceccotti per lui iniziò un periodo di isolamento: «Lo trovarono per strada, trasandato, senza chiavi. Disse che era scappato per andare dal parrucchiere».
© Riproduzione Riservata