L'ALIMENTO
Gran caldo. E il miele ne guadagna
La produzione del nettare d'acacia è di ottima qualità. Male la melata e la strage delle api dovuta agli insettiidi nei campi

Dopo il disastro della stagione 2014, il raccolto di quest’anno per il miele varesino è stato decisamente più dolce. I problemi non mancano, ma almeno ci si è ripresi dalla carestia di dodici mesi fa, dovuta all’estate più piovosa di sempre.
«Il raccolto è stato discreto – spiega Guido Brianza, presidente dell’associazione produttori apistici – soprattutto per quanto riguarda il nostro prodotto principale, il miele d’acacia. La resa è stata di venti chilogrammi per famiglia (colonia), quindi buona».
Continua, invece, la lotta coi cugini agricoltori: «Purtroppo spendiamo più tempo e soldi a tenere in vita le api rispetto a quanto si dovrebbe investire sul miglioramento del prodotto. Gli insetticidi e i prodotti utilizzati nei campi rendono particolarmente problematica la vita delle api e chiediamo più attenzione alle associazioni di categoria e, soprattutto, alle istituzioni».
Negativa invece la produzione 2015 di melata.
«Purtroppo – conclude Brianza – il clima caldo e asciutto ha penalizzato la produzione di melata, che era l’unico nostro miele esportato all’estero. Già l’export era complicato, ma ora non c’è proprio più prodotto».
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 19 agosto.
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