LA TRAGEDIA
«Hanno ucciso mio figlio»
Parla il padre di Alessio Napolitano, il 19enne vittima di incidente stradale. Il conducente dell’auto sarebbe risultato positivo al test dell’alcol
«Il primo ad arrivare in ospedale è stato mio figlio maggiore, Daniele: si era accorto dalla geolocalizzazione del cellulare del fratello che Alessio era al pronto soccorso di Busto Arsizio. Quando è arrivato in ospedale, Alessio era già morto». Alain Napolitano, il padre di Alessio, il 19enne che all’una di sabato 29 novembre ha perso la vita nell’incidente stradale avvenuto in via Quintino Sella all’incrocio con via Isonzo, alterna i ricordi lucidi alle lacrime. «Hanno ucciso, falciato mio figlio. Una macchina gli ha tagliato la strada», dice mentre piange. «La persona alla guida dell’auto era positiva all’alcol».
LA GEOLOCALIZZAZIONE
Poco prima dell’una Alessio Napolitano saluta il suo migliore amico, avevano trascorso la sera insieme nella casa casa di lui, a Busto Arsizio. Sale sulla moto e si dirige verso Gallarate dove vive con la famiglia, madre, padre e fratello maggiore.
Il giovane è in sella alla sua Suzuki Gsx R 600 depotenziata, quando l’auto che proviene da via Isonzo gli taglia la strada mentre sta percorrendo via Quintino Sella: un impatto fortissimo e devastante, il giovane è soccorso immediatamente e portato al pronto soccorso, ma nonostante i tentativi di rianimazione, i medici si arrendono e dichiararne il decesso. Il fratello e gli amici si sono resi conto che Alessio aveva avuto un incidente per via della geolocalizzazione dello smartphone che condividevano. Uno choc. È stato il fratello maggiore a chiamare la madre, insieme hanno poi avvisato il padre che era via per lavoro. La famiglia ha vissuto la tragedia senza nessun filtro: è stato lo smartphone ad avvisarli, quando ancora la polizia locale e polizia stradale si stavano occupando dei rilevi.
L’ALCOL NEL SANGUE
Ieri sono trapelate le prime indiscrezioni: la persona al volante dell’auto, un uomo di 50 anni italiano, aveva una concentrazione di alcol nel sangue maggiore ai limiti per legge; aperto un fascicolo per omicidio stradale. La salma del giovane è a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia mentre sono stati posti sotto sequestro i mezzi.
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