Hiv e Parkinson: papaya meno "salata"
Sconto ad hoc del 30% dall'1 marzo del farmaco utile a rafforzare le difese immunitarie

Costa il 30% in meno, per i malati di Hiv e Parkinson,
l'integratore alla papaya fermentata (fpp), in vendita in Italia dal 2004 e divenuto famoso quando il premio Nobel per la medicina Luc
Montagnier lo regalò a Giovanni Paolo II. Lo sconto è scattato
l'1 marzo per tutti i malati che presenteranno l'attestazione Asl della patologia. Ne hanno dato notizia lo stesso Montagnier, Ubaldo
Bonuccelli, past president della Lega italiana per la lotta contro il
Parkinson, e l'azienda distributrice in una conferenza tenuta alla Provincia
di Milano.
«L'integratore alla papaya fermentata - ha spiegato
Bonuccelli - contribuisce a stimolare le difese immunitarie e a
combattere lo stress ossidativo, che sostanzialmente arrugginisce i
neuroni e le membrane biologiche. Assumendolo migliora la qualità della
vita dei malati».
Tuttavia, chi ha una patologia neurodegenerativa o
l'Hiv in forma grave, deve prendere dosi alte di fpp, con costi elevati. La confezione per un mese costa infatti 118 euro non rimborsabili.
Con lo sconto in vigore dall'1 marzo scende a 88
euro. Da qui la decisione dell'azienda distributrice in Italia, che ha
ricevuto anche il plauso della Fondazione Buon Samaritano fondata
da Giovanni Paolo II.
«La papaya fermentata - ha aggiunto Montagnier - è il punto di arrivo di un complesso processo di produzione lungo dieci
mesi. Vi sono numerosi studi scientifici che ne confermano l'efficacia nel
combattere lo stress ossidativo e nel rafforzare le difese immunitarie».
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