L’INIZIATIVA
Hotel Meina: studenti uniti nel ricordo
Ragazzi italiani e tedeschi al momento di commemorazione
«In Italia c’è un clima crescente di forte antisemitismo che prende come spunto la situazione a Gaza. Per questo bisogna tenere viva la memoria di questi fatti con i giovani di terza generazione che sono giunti a Meina per onorare la memoria dei 16 Ebrei uccisi dalla furia nazista nel settembre 1943». Rossana Ottolenghi, figlia di Becky Behar deceduta alcuni anni fa ed ultima testimone dell’eccidio di Meina, ha commentato così la giornata di ricordo di quei tragici fatti avvenuti sul lago 82 anni fa. Ed ha aggiunto di fronte ai 30 ragazzi, studenti del liceo “Volta” di Milano e dell’«Einstein» di Berlino, giunti ieri sul posto, queste parole: «Mia madre sarebbe stata contenta di una così grande partecipazione di giovani che vogliono tramandare la memoria di fatti tragici combattendo l’indifferenza dilagante».
Gli studenti si sono ritrovati infatti sul lungolago dove sorgeva un tempo l’Hotel “Meina” ed ora è stato collocato un monumento detto “The Head” per ricordare quella tragedia di tanti anni fa quando un gruppo di ebrei fu ucciso e gettato nel lago. I ragazzi italiani sono stati una settimana fa a Berlino ospiti dei coetanei tedeschi ed hanno visitato il museo della Shoah più altri luoghi significativi dell’Olocausto, come hanno spiegato Caterina Costa (Milano) e Ada Zito (Berlino) per poi giungere a Milano e visitare il “Binario 21” e altri siti che ricordano quei tragici fatti.
«Sono stati giorni molto istruttivi – hanno dichiarato le due studentesse -. Non si è trattato di gite, ma di viaggi di vera istruzione per non dimenticare gli orrori in un mondo che sembra non aver capito ancora nulla dalla lezione di quegli anni».
Il sindaco di Meina Giancarlo Blangiardo però ha precisato: «Strage da ricordare, ma i meinesi non c’entrarono nulla con questo eccidio compiuta dai nazisti».
In serata ad Arona al Cinema San Carlo si è tenuto invece un incontro con Maite Billerbeck che ha organizzato lo scambio della memoria con Ottolenghi. Si tratta della pronipote di Hans Roewer, uno dei comandanti nazisti che ordinò la strage. È stata presentata una composizione musicale ” Meina 1943” creata appositamente per questo progetto denominato “Tikun Olam” che significa “Rammendare il mondo”.
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