GIUSTIZIA
Maxi udienza Hydra, i Comuni di Varese e Legnano parti civili
L’inchiesta riguarda un presunto sistema affaristico-mafioso tra appartenenti alla ‘ndrangheta, a cosa nostra e alla camorra, attivo tra Milano e Varese

Ci sono anche il Comune di Varese e il Comune di Legnano tra le parti civili ammesse nella maxi-udienza a carico di 143 persone, davanti alla gup del Tribunale di Milano, Emanuele Mancini, scaturita dall’inchiesta “Hydra” della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lombardo. L’inchiesta riguarda un presunto sistema affaristico-mafioso tra appartenenti alla ‘ndrangheta, a cosa nostra e alla camorra attivo tra Milano e Varese.
LE ALTRE PARTI CIVILI
Sono stati tutti ammesse come parti civili per il riconoscimento degli eventuali danni anche il Comune di Milano, Regione Lombardia, la Città metropolitana di Milano, le due associazioni Libera e WikiMafia e due persone fisiche vittime di altrettanti episodi al centrodell’udienza preliminare che si sta svolgendo nell’aula bunker del carcere di Opera.
L’accusa di associazione mafiosa, come alleanza di esponenti delle tre mafie, contestata dai pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane, era stata bocciata dal gip. Gli arresti, poi, vennero decisi dal Riesame e confermati dalla Cassazione.
Nella prossima udienza, il 9 luglio, la gip Mancini raccoglierà le scelte degli imputati su eventuali riti alternativi.
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