I colori di Vittore Frattini e la scultura del 900
Un artista importante per Varese, una mostra ambiziosa: Vittore Frattini espone accanto alle opere di grandi scultori come Arturo Martini, Francesco Messina, Umberto Mastroianni, Floriano Bodini (autore della statua di Paolo VI al Sacro Monte), Luigi Broggini e anche di Angelo Frattini, suo padre, che dà il nome al liceo artistico varesino. È noto l'interesse di Frattini per la terza dimensione: lui stesso scolpisce (in acciaio inox l'omaggio a Giovanni Borghi dal 2001 alla rotonda dello stadio a Varese) e ha curato in prima persona il bel progetto del giardino della scultura a Villa Recalcati. Ora la poesia del colore di Frattini, famoso per i grandi Shanghai, vivaci tele alte e strette, nel percorso espositivo pensato dalla curatrice Antonella Piccardi dialoga coi grandi citati ma anche con due contemporanei. Ovvero Mario da Corgeno, con il suo lavoro incentrato sull'archetipo femminile e la deformazione dei corpi, e Lorenzo Martinoli, che con «Un Mondo a parte» (2013), realizzato con l'aiuto di sei giovani, parla dei conflitti della natura. Di Martinoli è anche la grande «Vela» (2013) posizionata all'interno del cortile della galleria.
«Il colore e la materia. Frattini e gli Scultori del Novecento» è allo Studio Arteidea di Varese fino al 9 novembre, via Ferrari 5, da martedì a venerdì 15-19, sabato 11-13 e 14.30-19, ingresso libero, 0332.232242.
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