L’ULTIMO SALUTO
Il lungo addio a Papa Francesco, il feretro tumulato a Santa Maria Maggiore
Folla alle esequie del Santo Padre in piazza San Pietro e lungo le strade del corteo verso la basilica sull'Esquilino
Erano in 250mila le persone in piazza San Pietro e 150mila lungo il percorso del feretro, che è stato tumulato nella basilica di Santa Maria Maggiore, per dare l’ultimo saluto a Roma a Papa Francesco. Al funerale – celebrato questa mattina, sabato 26 aprile – 220 cardinali e i grandi delle Terra con il popolo di Francesco che gli ha reso omaggio affollando via della Conciliazione e tutta l’area del Vaticano. Davanti alla basilica mariana l’incontro con migranti, rifugiati, detenuti e clochard. Applausi dei fedeli ai passaggi dell’omelia in cui il cardinale Giovanni Battista Re, il decano dei porporati, ha ricordato nel Pontificato di Bergoglio l’impegno a creare "ponti e non muri": «Ha scelto di donarsi fino all’ultimo», ha detto il cardinale Re ricordando l’ultimo bagno di folla nel giorno di Pasqua a San Pietro.
INCONTRO TRUMP-ZELENSKY A SAN PIETRO, LA FOTO È GIÀ STORICA
Speranze di pace per l’Ucraina dopo l’incontro tra Trump e Zelensky a San Pietro prima dei funerali del Papa. «Molto produttivo», commenta la Casa Bianca. «Costruttivo», per Kiev. «Un buon incontro», dice il presidente ucraino: «Abbiamo avuto tempo di discutere molto a quattr'occhi. Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato: proteggere la vita della nostra gente, una pace affidabile e duratura che impedisca il ripetersi della guerra. Un incontro altamente simbolico che potrebbe diventare storico. Grazie, presidente Trump!», scrive sui social. Storica è già la foto dei due leader seduti su due sedie di fortuna trovate tra le navate della basilica e chinati l’uno verso l’altro. Trump e Zelensky hanno avuto un colloquio a 4 con il presidente francese Macron e il primo ministro britannico Starmer. A Roma Zelensky incontrerà nel pomeriggio la premier Meloni. Da Mosca, intanto, Putin annuncia che 'la regione di Kursk è stata interamente liberatà dalle forze russe.
LE ESEQUIE E IL CORTEO FUNEBRE
La processione di cardinali e vescovi ha introdotto l’inizio della messa esequiale per Papa Francesco, sul sagrato della Basilica di San Pietro. La Liturgia Esequiale è concelebrata in primo luogo dai cardinali e dai patriarchi delle Chiese Orientali, e presieduta dal decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. In tutto, secondo l’ordine di servizio, i concelebranti sono 970, tra cardinali (220) e vescovi e sacerdoti (750). Sul sagrato della Basilica è presente anche l’icona mariana della Salus Populi Romani, tanto cara al Pontefice defunto. Al termine della solenne Celebrazione Eucaristica hanno luogo l'Ultima Commendatio (ultima raccomandazione) e la Valedictio (commiato). Il cardinale vicario per la diocesi di Roma guida la supplica della Chiesa di Roma. Quindi i patriarchi, gli arcivescovi maggiori e i metropoliti delle Chiese metropolitane "sui iuris" orientali cattoliche, si recano davanti al feretro per la supplica delle Chiese Orientali. Poi il cardinale decano asperge con l’acqua benedetta la salma del Pontefice defunto e la incensa. Il feretro di papa Francesco viene quindi traslato su una "papamobile" per le vie di Roma fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura e la tumulazione.
GLI ULTIMI SALUTI
La giornata di venerdì si è conclusa con la chiusura della bara: un rito antico, solenne e pieno di significati, con l’apposizione del bianco velo di seta sul viso e l’inserimento della borsa con le monete del pontificato e il tubo con il rogito. Gesti antichi, uguali da secoli, ma che conservano tutto il loro significato; suggellano la fine materiale di un pontificato del quale resta però l’eredità spirituale. Tra le ultime persone a salutare Francesco ci sono le figure più diverse, dalle amate cugine arrivate da Asti al Premio Nobel Mohamed Yunus, che ha condiviso con Francesco tante battaglie per una economia più giusta. A fine serata arriva il presidente francese Emmanuel Macron, ma accanto c’è anche la signora Carmela, quella che portò un mazzo di fiori gialli al Gemelli e che il Papa salutò dal balconcino.
AUTORITÀ DA TUTTO IL MONDO (O QUASI)
Ai funerali, al posto d’onore tra le autorità, ci sarà il presidente Javier Milei, lo stesso che insultò in campagna elettorale Bergoglio. Francesco lo aveva perdonato per quegli insulti dai toni volgari ricevuti ma non per le sue scelte a danno del popolo argentino e per quella relazione di membri del suo staff con i vecchi rappresentanti della dittatura. Bergoglio forse desiderava rivedere la sua Argentina, una volta ci andò vicino nell’organizzazione di un viaggio apostolico in America Latina. Ma di fatto non è più tornato a casa forse anche per questi rapporti non facili con i governanti che si sono succeduti. Dopo quella argentina, a seguire c’è la delegazione italiana, guidata dal presidente Sergio Mattarella e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e poi sovrani e capi di stato in ordine alfabetico, dai reali di Spagna a quelli di Giordania, passando per presidenti della repubblica, come il suo amico Lula, i vertici dell’Onu e di tutte le organizzazioni internazionali, e anche delegazioni, come quella israeliana (in realtà solo l’ambasciatore) e quella palestinese che si troveranno faccia a faccia davanti alla bara di colui che più di tutti in questi anni ha chiesto la pace. Nella lista provvisoria non c’è invece nessun rappresentante della Russia e forse, all’ultimo momento, anche il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe non essere presente.
IL POPOLO DI FRANCESCO
Ci saranno sicuramente invece i suoi amici, i più poveri della terra che oggi l’Elemosiniere Konrad Krajewski è andato a trovare in mense e dormitori per donare il rosario di Francesco. Saranno in piazza San Pietro e una quarantina ad attenderlo anche sul sagrato di Santa Maria Maggiore. Migranti, senzacasa, vittime di tratta, trans, ma per Francesco non erano categorie: li aveva conosciuti uno per uno, li aveva aiutati, confortati, incoraggiati. Saranno lì, dove Francesco ha scelto di essere sepolto, in una sorta di picchetto d’onore.
DOVE VEDERE I FUNERALI NEL VARESOTTO
Per chi volesse seguire i funerali del Papa insieme agli altri fedeli, il decanato di Varese ha predisposto tre luoghi in cui gli abitanti della città o dei Comuni limitrofi potranno ritrovarsi per partecipare insieme, in diretta, all’importante momento di preghiera e condivisione. Le celebrazioni verranno trasmesse in tre punti diversi di Varese. Il primo luogo scelto si trova nella Chiesa di Santa Maria, nel rione di San Fermo, in piazza Attilio Spozio. Il secondo punto sarà nella cripta della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Masnago, in via Francesco Petracchi (angolo Via Bolchini), mentre il terzo punto sarà nella Chiesa di San Massimiliano Kolbe, situata in Viale Aguggiari. Il consiglio è di recarsi sul posto per tempo in modo da condividere con gli altri fedeli e soprattutto con il giusto raccoglimento le celebrazioni.
A Gallarate, la Comunità pastorale "San Cristoforo" – presente a Roma con una delegazione di ragazzi – e "Cinema delle Arti" propongono la possibilità di seguire in diretta la messa esequiale di Papa Francesco al Cinema Teatro di via don Giovanni Minzoni. Ingresso libero dalle 9.30 fino all'esaurimento dei posti disponibili.
L’ultimo saluto a Papa Francesco sarà trasmesso in diretta anche al cinema “Silvio Pellico” di Saronno, a partire dalle 9.30, iniziativa promossa dall’Associazione cattolica esercenti cinema. «In questa sala della comunità, sarà possibile seguire in diretta le esequie solenni di Papa Francesco trasmesse dal Centro Televisivo Vaticano – spiegano gli organizzatori –. Si invitano i fedeli a partecipare in segno di raccoglimento e vicinanza all’intera comunità ecclesiale». In questi giorni vi sono stati in città altri momenti di raccoglimento dedicati alla memoria del Pontefice, che hanno visto la partecipazione di molti fedeli; anche sui social locali non sono mancate le riflessioni e i ricordi, anche particolarmente intensi, dei saronnesi che, nel corso del tempo, hanno avuto occasione d’incontrare o di vedere da vicino Papa Francesco.
Alle 10, in concomitanza con l’inizio dei funerali di papa Francesco, gli ambulanti del mercato di Busto Arsizio osserveranno un minuto di raccoglimento. Un momento di rispettoso silenzio per onorare la memoria del pontefice, scomparso lunedì mattina. Lo ha reso noto Roberto Ricciardo, fiduciario Ascom Confcommercio degli ambulanti di Busto. Anche gli ambulanti dunque hanno immediatamente aderito all’invito arrivato da Confcommercio e dal comitato commercianti, d’intesa con l’assessore Matteo Sabba. Il tradizionale mercato del sabato in piazzale dei Bersaglieri si svolgerà regolarmente; ma alle 10, orario di inizio delle esequie di papa Bergoglio in Vaticano, le attività delle bancarelle si fermeranno per un minuto in segno di rispetto nei confronti del pontefice, un personaggio che già manca.
“Ciao Francesco”, sette pagine dedicate all’ultimo saluto a Papa Bergoglio sulla Prealpina di sabato 26 aprile, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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