Il mercato di Vavassori
Dalla Pro Patria alla Reggiana: il patron è pronto al trasferimento. Portandosi dietro pure il d.g. Raffaele Ferrara

Le mosse che Pietro Vavassori sta compiendo in queste ore per provare a cedere la Pro Patria sono coperte dal massimo riserbo. Eppure concretissime. Con indiscrezioni che parlano di una forte accelerata dettata dal patron biancoblù per arrivare a disfarsi delle quote azionarie e poter ricollocare se stesso, le sue risorse e il proprio staff altrove. Pare infatti che ormai da tempo si lavori per arrivare a un accordo che gli consenta di prendersi carico della Reggiana, con voci che descrivono l'intenzione del proprietario di Italsempione di affiancare - ma con un ruolo di governo gestionale - l'attuale numero uno Alessandro Barilli. Di più: La Gazzetta di Reggio ha titolato sulla vicenda in questo modo: "Vavassori porterà in dote il digì Raffaele Ferrara". Frase che certo non stupisce, ribadendo il fatto che i contatti che Barilli ha avuto con altri imprenditori non stanno andando a buon fine e che quindi il patron bustocco resta in pole per trasferire lì la propria passione sportiva. Fatto sta che nel calcio d'oggi, in mezzo a questa crisi, chi porta soldi fa gola ovunque e pure altre squadre si metterebbero volentieri a disposizione. Un nome? Il Como, vecchio pallino dell'imprenditore del ramo logistico, con la società lariana che ha progressivamente svuotato i quadri dirigenziali guarda caso (ma sarà appunto un caso...) delle figure professionali che Vavassori potrebbe portarsi dietro. In ogni caso questi discorsi sono prematuri, vincolandosi a un'operazione preliminare. Prima di procedere con i ragionamenti, infatti, c'è da sbolognare la povera Pro e la vecchia Busto, realtà che hanno stufato l'attuale massimo dirigente, convinto di essere finito in una piazza sorda e ostile (a proposito: a Reggio Emilia, appena si è sparsa la voce del suo approdo, i blog dei tifosi si sono riempiti di perplessità verso una figura ritenuta "straniera", preferendo una soluzione più territoriale per garantire il futuro della squadra). Tornando alla cessione del club tigrotto, le trattative aperte sono parecchie, ma se ve ne siano di consistenti non si sa. Fra le tante anche quella con la cordata bustocco-piemontese che avrebbe il proprio referente tecnico nell'ex mister tigrotto Massimo Venturini. Il quale spiega: "Chiaramente io non sono a capo di nessun gruppo, non ho mica le risorse necessarie, faccio solo l'allenatore. Certo tornare alla Pro Patria mi esalterebbe, ma per adesso l'unica cosa vera è che qualche settimana fa sono stato contattato da alcuni amici per avere la mia disponibilità a collaborare per il settore giovanile nel caso si aprissero nuove prospettive. Era già avvenuto in passato, quando la Pro Patria attraversava momenti difficili, ora è rispuntata questa idea anche se, da quel che so, tutta la situazione è da giorni in stand-by". Insomma, piccoli movimenti che però non definiscono un quadro certo e ottimistico sul destino del team di via Ca' Bianca. A meno che il patron non abbia un asso nella manica, qualche trattativa portata avanti nel silenzio più assoluto - come piace a lui - con gente pronta a consentire a tutti quanti di poter voltare pagina
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