IL CASO
Il parroco licenzia la maestra hard
Insegnante dell’asilo accusata di lavorare come massaggiatrice erotica. Parlano i suoi avvocati

Sant’Edoardo ribolle. La parrocchia che ha dovuto affrontare lo scandalo dell’ex suora Maria Angela Farè - attualmente a processo in appello per violenza sessuale nei confronti di Eva Sacconago - ora si ritrova un’altra patata bollente tra le mani.
Una delle storiche maestre della scuola materna è stata licenziata in tronco, senza alcun preavviso e con incredibile celerità.
Il motivo? La donna avrebbe un secondo lavoro, quello di massaggiatrice erotica in un centro estetico.
Dopo diciannove anni di servizio, lunedì pomeriggio, 29 ottobre, la maestra è stata convocata in ufficio dal parroco che le ha comunicato l’estinzione del rapporto di lavoro. Insieme a lui c’erano un sindacalista e il commercialista.
«Abbiamo fatto un’indagine interna. Lei non è eticamente compatibile con il ruolo che riveste», le hanno spiegato, facendole firmare delle carte.
«Da che pulpito viene la predica», tuona l’avvocato Paola Masla, che ha già annunciato l’intenzione di impugnare il provvedimento.
«Sono sconcertata per le modalità con cui sono intervenuti, l’hanno messa con le spalle al muro. Io collaboro con “La mia voce ovunque onlus” a fianco dei genitori di Eva Sacconago, seguo da vicino il loro dramma scaturito dal silenzio della parrocchia su quel che la suora le fece per anni. E ora, senza neppure accertare i fatti, il parroco caccia la mia assistita di punto in bianco, senza chiederle conto di quel pettegolezzo che girava su di lei né concedendole il tempo di farle leggere le carte prima di firmarle».
Nemmeno il beneficio del dubbio, insomma, per l’insegnante dalla presunta doppia vita, a differenza dell’indulgenza tenuta a suo tempo con l’ex responsabile del centro Primavera, allontanata da Sant’Edoardo senza mai prendere in considerazione l’idea di farle abbandonare la tonaca.
Maria Angela Farè, venne, come è noto, spostata per consentirle di terminare gli studi. Nella parrocchia dove addirittura un prete aveva la possibilità di trascorrere le nottate nel letto di una ragazza (ossia Eva, fatto che è agli atti processuali), «ora», incalza l’avvocato, «intervengono in modo così drastico».
A quanto pare la voce sull’attività collaterale della maestra è arrivata al parroco in forma anonima. Qualcuno gli avrebbe inviato una foto della donna all’interno del centro estetico, e il parroco si è premurato di verificare la fondatezza della notizia.
A suo parere, evidentemente, gli estremi per interrompere il rapporto professionale con l’insegnante ci sono.
«È sempre stata amata dai bambini e dalle loro famiglie, ha sempre avuto la stima e la fiducia di tutti, ha sempre fatto il suo lavoro con capacità riconosciute. Avrebbe meritato di essere presa in separata sede per fare chiarezza sul gossip, invece non c’è stata pietà» osserva l’avvocato Masla.
Ma la storia non si esaurisce qui, perché la maestra ha un sospetto: il “corvo” potrebbe essere stato un ex che l’ha perseguitata per lungo tempo, con appostamenti e messaggi assillanti. Circostanza che assume rilievo penale: sarà l’avvocato Daniela D’Emilio ad approfondire questo aspetto e a valutare eventuali denunce.
© Riproduzione Riservata