LA DENUNCIA
Vigili del fuoco encomiabili, «ma il sistema è al collasso»
Intervento dei sindacati: «Persone tratte in salvo nonostante un contesto operativo inaccettabile per le carenze».

Dopo l’intervento esemplare dei vigili del fuoco in occasione dell’incendio di sabato 16 luglio a Vergiate, i sindacati tornano a farsi sentire per sottolineare la professionalità degli operatori e soprattutto il contesto in difficoltà in cui si trovano a lavorare. In un documento firmato dai segretari delle sigle Conapo, Fns Cisl, Uil Pa, PpCgil, Confsal e Usb, viene viene evidenziato: «Che il soccorso tecnico urgente fosse stato relegato a un ruolo secondario per far spazio alle folli logiche di risparmio degli Uffici Centrali è ormai un dato di fatto. Che il sistema di soccorso in Regione Lombardia sia al collasso è sotto gli occhi di tutti. Eppure, nonostante questo quadro critico, sabato 16 luglio nel Comune di Vergiate, i Vigili del Fuoco di Varese hanno, con professionalità e spirito di servizio, tratto in salvo le persone coinvolte e contenuto l'incendio che ha interessato un tetto in via San Rocco».
«CONTESTO INACCETTABILE»
Continuano i sindacati. «Il contesto operativo però è inaccettabile: la sede di competenza, Somma Lombardo, è intervenuta con solo 3 unità operative anziché 5; la sede di Ispra, inviata in supporto, ha lasciato scoperto il proprio territorio; il Comando di Varese si è trovato a scegliere tra far uscire l’autobotte o l’autoscala, per mancanza di personale. La scelta è ricaduta sull’autobotte per garantire l’approvvigionamento idrico, mentre l’autoscala, fondamentale in questo tipo di interventi, è arrivata da Legnano, Comando di Milano. Le due autoscale della provincia erano entrambe inutilizzabili per mancanza di autisti: una presso la sede centrale di Via Legnani, l’altra presso il distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate. Questa non è più una questione sindacale o tecnica, è una questione di sicurezza pubblica. Quando il dispositivo di soccorso è ridotto all’osso, ogni secondo guadagnato o perso fa la differenza tra la vita e la morte. Ogni intervento compromesso per mancanza di risorse ricade direttamente sulla sicurezza dell’intera popolazione».
«REALE INTERESSE?»
E ancora: «Ci chiediamo se le istituzioni siano realmente interessate a garantire servizi essenziali ai cittadini, o se stiano semplicemente voltando lo sguardo altrove interessate ad altro! Lo scorso luglio, abbiamo inviato un grido d’allarme a tutti i 138 sindaci della provincia di Varese. Solo uno ha mostrato attenzione. Con profondo rammarico constatiamo l’ assordante silenzio delle amministrazioni locali, a fronte di una situazione che rischia seriamente di degenerare a discapito dei cittadini! E quando succederà, non si potrà dire che non era stato annunciato».
il segreterio generale aggiunto della FNS CISL di Varese, Lino Coltellese, conclude: «Necessario denunciare prima che qualcuno si faccia male».
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