ECCELLENZA
Varese, sempre più buio
Nessuno si presenta contro la Varesina: arriverà la sconfitta a tavolino. Oggi al Crl si parlerà della crisi biancorossa
Cancelli che rimangono chiusi, uno stadio che resta al buio, una squadra ospite che si ritrova a bere tè caldo in mezzo al piazzale, intorno tifosi allibiti e terna arbitrale impotente: no, non è l’inizio di un film horror, è un altro sconcertante capitolo della saga Varese. Come prevedibile, lo stadio, le cui utenze sono ancora staccate per via della morosità del club che ammonterebbe a circa 100mila euro, è rimasto chiuso e il match di recupero con la Varesina, previsto per ieri, mercoledì 13 febbraio, alle 20.30, non si è disputato. A differenza degli avversari, nessuno del Varese si è presentato, la conseguenza è la sconfitta a tavolino per 3-0 e un punto di penalità. Tra lo sconcerto misto a rabbia dei presenti, il tecnico Marco Spilli ha parlato di «una sconfitta in generale, anche per noi e per l’intero movimento. Una cosa del genere mi è capitata solo in un’altra occasione in cui però furono gli avversari del Vigevano a non presentarsi». La Varesina si mette tre punti in tasca, ma «conquistarseli sul campo è un’altra cosa e sarebbe stato più bello» ammette il d.s. rossoblù Massimiliano Di Caro. Prima di rispedire tutti a casa, l’arbitro, come da regolamento, ha atteso i 45’ del primo tempo scaduti i quali ha decretato l’inadempienza del club di casa. Alle 21.15 Filippo Guzzabocca di Seregno ha liberato tutti, il pullman della Varesina ha fatto manovra ed è tornato a Venegono. Il Varese invece domenica sarebbe atteso dal Fenegrò e a quanto pare la società è intenzionata a spedire “in missione” gli Juniores. C’è di più, l’intenzione del club sarebbe quella di ritirare i baby dal loro campionato regionale, andando anche incontro a un’ammenda di 5mila euro, per farli giocare in Eccellenza al posto della prima squadra. Inoltre sarebbe stata inoltrata al Crl la domanda per disputare a Viggiù tutte le partite casalinghe da qui a fine campionato. Insomma, nessuna voglia di mollare come testimoniano le continue promesse di un imminente annuncio di cessione delle quote. Oggi a Milano è in programma una riunione dei vertici della Lnd e il presidente Giuseppe Baretti ha deciso di mettere all’ordine del giorno la questione Varese. Ormai la faccenda è questione nazionale. E chissà che non sia Roma a metterci un freno.
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