CHIESA
Inizia il pontificato di Leone XIV, «vi spiego simboli e liturgia»
L'analisi di Dario Delcuratolo, esperto di Vaticano, sulla cerimonia di oggi

Oggi in Vaticano giungeranno Sovrani, Capi di Stato e di Governo oltre al Popolo di Dio. Indosseranno uniformi e decorazioni e le Regine cattoliche porteranno sul capo il velo bianco, privilegio concesso loro per antica tradizione. Arriveranno a rendere omaggio al Successore di Pietro nel giorno della Celebrazione solenne per l’inizio del suo ministero come Vescovo di Roma.
L’importante rito, stabilito dall’«Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi» approvato da Benedetto XVI nel 2005, ha modificato la cerimonia di Coronationis Solemnia, svolta l’ultima volta nel 1963 con Paolo VI. Papa Montini fu l’ultimo Papa ad essere incoronato con il triregno, copricapo extraliturgico composto da tre corone sovrapposte rappresentanti il triplice potere pontificio, espresso nella formula d'incoronazione secondo il Pontificale romano del 1596. Il Papa era infatti definito «padre dei principi e dei re, rettore del mondo, vicario in terra di Cristo». Allora avremmo visto la Corte Pontificia con i dignitari nei loro abiti “alla spagnola” ed i Corpi Militari Pontifici. Papa Giovanni Paolo I non usò la tiara, così come Giovanni Paolo II che nel corso dell’omelia di inizio pontificato disse: «Non è il tempo, infatti, di tornare ad un rito e a quello che, forse ingiustamente, è stato considerato come simbolo del potere temporale dei Papi».
Avendo rinunciato all’incoronazione secondo lo spirito del Concilio, la celebrazione è stata rivista esprimendo la ministerialità petrina pur con fedeltà alla Traditio. Il nuovo “Ordo” compie un salto di qualità nei contenuti e nel linguaggio senza nulla togliere alla solennità. Viene così rinnovata l’importanza delle insegne episcopali quali il Pallio e l’Anello che per il Successore di Pietro evocano il compito affidatogli da Cristo Risorto.
La cerimonia inizierà nella Basilica Vaticana dove il Papa, con i Patriarchi delle Chiese di Rito Orientale, scenderà al Sepolcro del Principe degli Apostoli per pregare. Due diaconi, prelevati il Pallio, l’Anello del Pescatore e l’Evangelario, daranno inizio alla processione fino all’altare in piazza San Pietro. Il Papa, processionalmente ed al canto delle Laudes Regiae, si recherà all’altare posto sotto la loggia centrale della Basilica Vaticana. Intonando il Gloria dopo la liturgia della Parola, vi sarà l’imposizione del Pallio da parte del Cardinale Protodiacono.
Nella sua forma attuale è una stretta fascia incurvata al centro per poter essere appoggiato sulle spalle. Decorato con sei croci, è fermato con tre spilli dorati che rappresentano i tre chiodi della croce di Cristo. Fatto di lana bianca, simbolo del vescovo e dell’Agnello crocifisso per la salvezza dell’umanità, rappresenta la pecorella smarrita posta sulle spalle del buon pastore.
Il Decano del Collegio Cardinalizio consegna poi al Papa l’Anello del Pescatore, un’antichissima insegna episcopale che effigia San Pietro con le chiavi e la rete, autenticando la fede e consegnando il mandato a Pietro di confermare i suoi fratelli. È detto Anello del Pescatore perché Pietro è l’Apostolo pescatore.
Vi sarà dunque l’obbedienza dei Cardinali e del Popolo di Dio. La celebrazione proseguirà con la liturgia eucaristica e l’omelia del Papa che sarà un chiaro riferimento al suo programma di “governo” della Chiesa. Un pontificato che vuol certamente parlare di Cristo Risorto testimoniando il Vangelo ovunque.
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