IL CASO
Insubria, il CdA apre un’indagine sul pro rettore vicario
Accertamenti su Serra Capizzano dopo le denunce all’interno dell’università

Per il pro rettore vicario dell’Università dell’Insubria Stefano Serra Capizzano è stato un vero e proprio uno-due pugilistico. Censura del Senato accademico, avvio di un’indagine interna con delibera del CdA. Tutto nel giro di due giorni e senza nemmeno una voce a suo favore, dato che entrambe le decisioni sono state prese all’unanimità. A farlo sapere ufficialmente è la stessa Insubria: «Nell’adunanza del 20 aprile - si legge in una nota - il Senato accademico, facendo propria una lettera dei direttori dei sette Dipartimenti dell’Ateneo, si è espresso all’unanimità contro il comportamento del pro rettore vicario che, dopo aver promosso denunce, ha ripetutamente rilasciato dichiarazioni alla stampa alquanto discutibili, che coinvolgono tutti gli organi accademici. Il Senato ha rinviato al Consiglio di amministrazione “le iniziative necessarie e indifferibili volte a tutelare la reputazione e l’immagine dell’Ateneo danneggiate dalla condotta del professor Serra Capizzano”: il CdA, riunito il 22 aprile, ha deliberato all’unanimità di avviare una istruttoria interna sul pro rettore per aver utilizzato a fini privati “informazioni e notizie acquisite nell’esercizio del suo ufficio”».
Inoltre, fa sapere ancora l’università, quello di Serra Capizzano «non è un comportamento isolato»: già nel 2009 c’erano state dichiarazioni alla stampa «erronee, fuorvianti e distorcenti la verità dei fatti», seguite da censura delle Facoltà e da un duro documento dell’allora rettore Renzo Dionigi, fatto proprio da Senato e CdA.
Chiarimenti anche rispetto ai concorsi e riguardo alle procedure di assunzione dei dipartimenti. «Ogni concorso pubblico - sottolinea l’università - ha un obbligo di trasparenza previsto dalla legge, pena l’inefficacia: a fronte di quanto sollevato dal pro rettore, è stato chiesto anche un parere ufficiale a esperti esterni all’Ateneo, che hanno confermato la correttezza della trasparenza e della pubblicità degli atti». Capitolo procedure di assunzione: «Lo stesso professor Serra Capizzano ha votato a favore: quando furono approvati i bandi, il rettore era impossibilitato a partecipare alla vita accademica e il presidente del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione era proprio il professor Serra Capizzano, che si espresse con voto favorevole su quelle procedure». Il principio del resto è quello della libertà accademica dei singoli Dipartimenti: rettore, Senato e CdA «controllano il rispetto delle regole e delle procedure» e supportano le decisioni delle strutture didattiche e di ricerca.
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