LA CRISI
Italdenim salva a metà: riparte
In affitto un ramo d’azienda alla gemella Puredenim: garantiti 32 dei 60 dipendenti

Italdenim riprende la produzione, almeno in parte.
Si è completata, infatti, la procedura di affitto di un ramo d’azienda dell’impresa di Inveruno, che era stata recentemente dichiarata fallita, dopo la bocciatura di una proposta concordataria, da parte del tribunale di Milano.
A portare avanti l’attività ci penserà la Puredenim, la società gemella della Italdenim, ad essa strettamente legata, ma non travolta dal fallimento.
L’operazione, solo temporanea, però, non salverà tutti i 60 dipendenti di Italdenim.
La cessione riguarda solo il reparto finissaggio e tintoria (32 operai) ma non i restanti lavoratori del reparto tessitura, che rimarranno, quindi, in una sorta di limbo, visto che restano in sospensione dal lavoro e senza stipendio, ma senza essere ancora ufficialmente licenziati.
«È un’operazione - commenta Vito Zagaria della Fim Cisl - che consentirà di respirare, per un breve periodo di tempo, almeno ad una trentina di famiglie. Per quelli della tessitura si vedrà: la nostra proposta al tribunale è almeno di far partire una procedura di licenziamento volontaria».
I 32 di finissaggio e tintoria hanno già ricominciato a lavorare ma il futuro della ditta è tutto da decifrare. L’affitto di ramo d’azienda è, di fatto, una soluzione solo provvisoria: il prossimo passo sarà un’asta per l’acquisizione definitiva di Italdenim. I tempi però, sono incerti.
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