MILANO
La cognata di Impagnatiello deve risarcire la famiglia di Giulia

(ANSA) - MILANO, 27 AGO - La cognata di Alessandro
Impagnatiello, ossia la moglie del fratello dell'ex barman che
ha ucciso nel maggio del 2023 la fidanzata incinta di sette mesi
Giulia Tramontano, è stata condannata dal Tribunale civile di
Milano a risarcire, con circa 25mila euro, i familiari della
vittima.
Proprio alla cognata di Impagnatiello, un paio di mesi dopo
il delitto, fu venduta e intestata l'auto del femminicida nel
tentativo di far apparire l'uomo nullatenente ed evitargli così
di pagare il risarcimento alla famiglia della vittima. La
notizia è stata anticipata dal Corriere della Sera online.
Una mossa, quella della vendita dell'auto da Impagnatiello
alla cognata, che, secondo il Tribunale, sarebbe servita per
"diminuire la consistenza patrimoniale" dell'ex barman e farlo
risultare nullatenente, anche nell'ottica dei risarcimenti nel
processo per l'omicidio, nel quale è stato condannato
all'ergastolo in primo e secondo grado.
Il giudice Francesco Pipicelli ha dato ragione alla famiglia
di Giulia, rappresentata dagli avvocati Rosario Santella e
Giovanni Cacciapuoti, secondo cui quella macchina sarebbe stata
venduta alla cognata di Impagnatiello solo al "fine di sottrarre
il predetto bene alle ragioni creditorie dei familiari di Giulia
Tramontano". In quell'auto il femminicida aveva nascosto e
trasportato il corpo della giovane. (ANSA).
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