ORIZZONTI DI CRESCITA
La Lombardia cerca investitori nel mondo
Camera di commercio di Varese al lavoro: contatti con Canada, Polonia e Giappone. Progetto Ville Ponti

Capitali dall’estero che possono dare frutto in terra lombarda e dunque anche varesina. È questa una delle strategie di sviluppo messe in campo da Regione Lombardia, attuata anche con il supporto delle Camere di commercio e accolta con interesse dall’ente di piazza Monte Grappa.
Il programma è “Invest in Lombardy”, che nella nostra provincia è diventato “Invest in Varese”. I frutti a livello lombardo iniziano a vedersi . La scommessa è che anche Varese possa giocare un ruolo primario in questa partita. «Noi stiamo lavorando - anticipa Mauro Vitiello, presidente della Camera di commercio di Varese - perchè il primo passo deve essere quello di poterci presentare al mondo».
DOMANDA E OFFERTA
Che la Lombardia sia la regione più attrattiva d’Italia è un dato di fatto e i numeri degli ultimi cinque anni sono lì a dimostrarlo. Tra il 2020 e il 2024 con il supporto tecnico della Regione sono stati avviati quasi 400 progetti che valgono circa 20mila nuove assunzioni e flussi di cassa per quasi dieci miliardi di euro. Il che significa che quasi un terzo degli investimenti esteri avvenuti in Italia è in Lombardia. E non si tratta di aziende che comprano aziende, ma di multinazionali che aprono nuovi siti produttivi, catene alberghiere, servizi e valorizzano il luogo in cui arrivano. Certo, devono conoscere il territorio.
«Fare incontrare domanda e offerta - sottolinea Vitiello - è il nostro primo obiettivo». Lo stesso di Regione Lombardia che con Opportunity Lombardy vuole proprio creare una mappa dei luoghi in cui è possibile investire.
LE AREE IN PROVINCIA
Sono decine di migliaia i metri quadrati che sarebbero a disposizione per investire in nuovi capannoni o attività di servizio. Sono distribuiti su tutto il territorio provinciale. «Questa presenza importante - spiega Vitiello - ha una ragione precisa. Siamo un territorio storicamente manifatturiero che ha attraversato diversi periodi difficili, con chiusura di grandi imprese, soprattutto nel tessile. Sono rimaste le aree dismesse e dobbiamo essere capaci di dare loro un volto nuovo» .
IL PERCORSO
Camera di commercio si è già mossa. Ha incontrato i referenti delle camere di commercio di Canada, Polonia e Giappone. «Ma noi dobbiamo poterci presentare - prosegue Vitiello - illustrando le opportunità in modo chiaro, mettendo nero su bianco cosa si può fare e che cosa no. Dobbiamo creare tutte le condizioni per spingere ad investire qui senza intoppi. E qui la collaborazione delle amministrazioni comunali è fondamentale». Quello che Vitiello vorrebbe creare è una sorta di catalogo varesino, «da illustrare poi nelle fiere di settore - spiega - A Cannes, ad esempio, c’è una fiera molto importante dedicata a chi vuole fare investimenti all’estero. Sarebbe bello esserci, ma con dei contenuti chiari».
PROGETTO VILLE PONTI
«Dobbiamo creare una filiera non solo per l’economia del territorio - prosegue Vitiello - ma anche per chi vive qui. Noi come ente vogliamo fare da capofila, come accaduto per le comunità energetiche. Stiamo mettendo a punto un progetto che riguarda Ville Ponti, la selleria e quel terreno su cui doveva sorgere un hotel e che è rimasto vuoto. Ricordiamoci che è vero che si può morire di cemento, ma anche di poco investimento».
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