VILLA PANZA
Barry X Ball: l’artista che scannerizza il passato

Attraversare le sale di Villa Panza, a Varese, durante la mostra di Barry X Ball è come fare un viaggio tra passato, presente e futuro. Un viaggio che conduce alla fine della storia dell’arte, ad andare oltre le classificazioni e l’approccio storico-evoluzionistico: questo significa il titolo «The end of history».
Il 63enne artista californiano lo spiega così: «Voglio che il mio lavoro sia imbevuto dell’intensità che caratterizzava l’arte del passato e che, nel presente, fatico a riscontrare. La mia opera ha sempre dichiarato il proprio omaggio a precedenti storici europei (in particolar modo italiani) con cui sto interagendo in maniera ancora più intima nelle mie nuove sculture. Con l’uso di un apparato tecnologico fatto di scanner 3D, macchine digitali ad alta risoluzione, computer potenti e software per modelli 3D, posso digitalizzare le opere direttamente dai musei, e con successive manipolazioni tecnologiche posso creare le mie sculture». In questo modo, con l’aiuto della tecnologia, l’artista affronta il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e lo supera attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico, creando un’opera autonoma rifinita con un intervento manuale.
L’esempio più eclatante di questa attitudine è la «Pietà» esposta al Castello Sforzesco di Milano di fronte ai nove ritratti del Conte Panza, che fu collezionista di Barry X Ball. Che alla presentazione della mostra a Varese gli ha dedicato parole speciali: «Ricordo quando il Conte Panza mi lasciava istallare le prime opere, ma anche le nostre chiacchierate, le passeggiate in città e i drink. Oggi, dopo 25 anni, mostrare le mie opere qui è un’emozione, vorrei che fossero in grado di parlare da sole a chi le guarda e che si creasse un rapporto di uno a uno. Vorrei che scomparissero tutte le discussioni o le analisi sull’arte».
E le 56 opere di Barry X Ball, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, sono in dialogo con le sale della villa, la luce, l’architettura, e volutamente non sono presentate in ordine cronologico, come hanno spiegato le curatrici Anna Bernardini, direttore dell’ente, e Laura Mattioli, storica dell’arte e fondatrice del Center for Italian Modern Art di New York. La mostra, la prima retrospettiva completa dell’artista, parte dai lavori degli anni Ottanta, a fondo oro come icone religiose e pale d’altare, per giungere ai recenti «Portraits» e ai «Masterpieces».
Barry X Ball, «The end of history» - Varese, Fai Villa Panza, piazzale Litta 1, fino al 9 dicembre, da martedì a domenica ore 10-18, 15/6 euro, 0332.283960.
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