CONTO ALLA ROVESCIA
Ecco la spedizione varesina alle Paralimpiadi
A Parigi otto atleti della Polha e una del Team Insubrika

Il sogno olimpico non è finito. Per 4.400 atleti deve ancora cominciare. Si tratta dei partecipanti alla 17esima edizione dei Giochi Paralimpici, in programma a Parigi dal 28 agosto all’8 settembre.
A partire da Roma 1960, l’atteso appuntamento dà alle persone con disabilità la possibilità di competere al massimo livello, garantendo al loro talento e al loro impegno l’attenzione, la visibilità e la gloria che meritano.
TALENTO VARESINO E ALTOMILANESE
Di talento e impegno da celebrare, alle nostre latitudini ne abbiamo in abbondanza. Sarà una Paralimpiade da record, con ben nove portacolori del Varesotto e dell’Alto Milanese in gara. Un risultato storico per un territorio piccolo ma dalla straordinaria vocazione sportiva. La paternità di questo primato è soprattutto della Polha Varese, società che nei suoi oltre 40 anni di vita è divenuta punto di riferimento nazionale ed esempio virtuoso a livello mondiale. La polisportiva è impegnata su tanti fronti ma dà il meglio di sé in vasca. È la regina incontrastata del nuoto italiano, leadership certificata dalle convocazioni del direttore tecnico Riccardo Vernole: un quarto dei 28 azzurri chiamati a competere nella capitale francese è tesserato per il club timonato da Daniela Colonna-Preti.
CORAZZATA
Numeri inimmaginabili una quindicina d’anni fa, quando Federico Morlacchi cominciava ad affacciarsi sulla scena internazionale. Lui ci sarà ancora, ma ora alle sue spalle c’è una corazzata. Attenzione pure all’atletica leggera, dove s’esibirà il velocista gialloverde Fabio Bottazzini. Si tratterà di un grande ritorno in pista per la Polha dopo i fasti vissuti tra Los Angeles 1984 e Sydney 2000.
Infine, un contributo alla spedizione del nostro territorio lo darà anche il Team Insubrika, club di appartenenza di Martina Rabbolini. La nuotatrice di Villa Cortese gareggia in ambito paralimpico con i colori del G.S. Non Vedenti Milano, ma s’allena a Legnano con Roberto Merlo.
Detto dei nostri, a Parigi saranno saranno 185 le delegazioni impegnate - provenienti da tutto il mondo -, a caccia delle 549 medaglie d’oro messe in palio nelle 23 discipline previste. In tale contesto unico, gli azzurri vogliono regalare all’Italia nuove emozioni dopo quelle che abbiamo vissuto grazie ai colleghi normodotati. La nostra Nazionale si presenterà ai nastri di partenza con 141 atleti (mai così tanti) impegnati in 17 sport. Proveranno a migliorare i 69 podi di Tokyo 2021 e il nono posto nel medagliere finale.
I NUMERI
«Questi numeri testimoniano la crescita esponenziale del movimento paralimpico italiano, ormai divenuto un’eccellenza internazionale - commenta Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico -. Si tratta di un gruppo forte, ambizioso e pieno di talento, supportato da professionisti e tecnici di altissimo profilo. Abbiamo fatto tutto il possibile per mettere le Federazioni nelle condizioni di preparare al meglio queste atlete e questi atleti».
Il primo appuntamento da segnare in agenda è quello con la cerimonia d’apertura, mercoledì 28 agosto alle ore 20, con Place de la Concorde e gli Champs-Elysées a far da suggestivi scenari. La velocista Ambra Sabatini e il ciclista Luca Mazzone saranno i portabandiera della spedizione azzurra. Dal giorno successivo, via alle gare, con i nostri nuotatori subito protagonisti.
I FANTASTICI NOVE
ALBERTO AMODEO: Alberto Amodeo può sognare in grande. Se a Tokyo era un debuttante, per lui Parigi 2024 rappresenta l’edizione della maturità. Dopo l’argento giapponese di tre anni fa, sono arrivate altre preziose medaglie europee e mondiali. Il 23enne di Magenta non è più uno sconosciuto e nei 100 farfalla, nei 100 e nei 400 stile sarà un sicuro protagonista per la classe S8.
SIMONE BARLAAM L’uomo più atteso in vasca è Simone Barlaam, eletto nel 2023 miglior atleta paralimpico maschio al mondo per ciò che riguarda gli sport estivi. Palmares infinito per il classe 2000 di Cassinetta di Lugagnano, campione in carica dei 50 stile S9, di cui detiene anche il record mondiale. Proverà a ripetersi e, se possibile, a far meglio nelle altre quattro specialità alle quali è iscritto.
ALESSIA BERRA Alessia Berra, con i suoi 30 anni e le sue due partecipazioni ai Giochi paralimpici, è ormai una veterana. L’argento conquistato a Tokyo nei 100 farfalla S13 è stato il cortonamento della sua carriera, ma non l’ultimo traguardo. La nuotatrice ipovedente monzese vuole ancora lasciare il segno. Ci proverà di nuovo nei 100 farfalla, così come nei 100 rana e nei 50 e nei 100 stile.
FABIO BOTTAZZINI Prima volta ai Giochi per Fabio Bottazzini, astro nascente dell’atletica leggera paralimpica di casa nostra. La stagione in corso è stata molto complicata per il milanese classe 2004: i postumi di un intervento chirurgico gliel’hanno fatta saltare quasi per intero. A Parigi avrà comunque la sua chance nei 100 e nei 200 metri, specialità quest’ultima in cui è vicecampione mondiale in carica.
FEDERICO CRISTIANI Federico Cristiani è il nome nuovo in casa della Polha Varese. Con i suoi 19 anni è anche il più giovane tra gli atleti del nostro territorio a Parigi. La recente riclassificazione (S5) ha dato slancio alla sua carriera, proiettandolo ai vertici europei: a Funchal quest’anno s’è laureato vicecampione continentale nei 100 stile. Ora è atteso sul palcoscenico più importante.
FEDERICO MORLACCHI Da Londra 2012 è il faro del nuoto paralimpico varesino e italiano. A Rio de Janeiro 2016 ha scritto la storia con un oro e tre argenti. Gli anni passano per il luinese classe 1993, gli avversari diventano sempre più tosti (l’amico-rivale Barlaam in primis), ma lui non molla e proverà a impreziosire ulteriormente il suo straordinario palmares. Si cimenterà nei 100 rana e nei 100 farfalla.
MARTINA RABBOLINI Martina Rabbolini è l’esempio di come partecipare alle Paralimpiadi sia di per sé un successo, indipendentemente dal risultato. Questa sarà la sua terza volta, dopo il debutto a Rio 2016 e la consacrazione a Tokyo 2021, dove ha conquistato quattro finali in altrettante gare. Quali aspettative per la 26enne non vedente cortesina? «Far bene e divertirmi al 120%».
ARIANNA TALAMONA Arianna Talamona condivide con Morlacchi il ruolo di capofila del nuoto paralimpico del Varesotto. A 30 anni ha abbastanza esperienza da potersi godere la sua terza partecipazione ai Giochi. Oltre che nelle sfide individuali, si rivelerà preziosa nelle staffette: proprio nella 4x50 stile la malnatese d’origine ha ottenuto la sua unica medaglia ai Giochi, in occasione di Tokyo 2021.
GIULIA TERZI Oro nei 100 stile, argento nei 400 stile e bronzo nei 50 farfalla. Giulia Terzi ha fatto l’en plein a Tokyo. Ripetersi è sempre più difficile che vincere una prima volta e lo sarà ancor di più per la 29enne bergamasca che a fine febbraio di quest’anno è diventata mamma. Ma ha fatto di tutto per partecipare alle sue seconde Paralimpiadi e non s’accontenterà di un ruolo da comprimaria.
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