L’INCHIESTA
La stuprò e girò il video. «È stata una vendetta»
L’omicidio del turco Hayati Aroyo. Indagini fitte sui tre di Busto Arsizio accusati del delitto
L’omicidio di Hayati Aroyo sarebbe scaturito da sete di vendetta: da quell’uomo - sessantaduenne con passaporto turco e israeliano, imparentato con la criminalità organizzata anatolica, sempre rifornito di cocaina e appassionato di festini - Valentina Peroni avrebbe subito uno stupro. Il marito Emanuele Paganini e l’amico fidato Elvis Simoni avrebbero maturato il delitto compiuto all’alba del 23 luglio per punire quello che negli atti viene definito sugar daddy (uomo anziano e benestante che mantiene una o un giovane in cambio di favori di varia natura).
IL GIALLO DEL BONIFICO
Proseguono le indagini della Procura di Monza sui tre bustesi di Beata Giuliana accusati di aver ammazzato Aroyo a Sesto San Giovanni, nell’appartamento messo a disposizione da uno studente partito per le vacanze. C’è un altro nome nell’inchiesta ed è quello dell’uomo con cui Valentina sarebbe andata a prelevare dal conto della vittima, per lui l’accusa è solo di utilizzo indebito di carte di credito. L’attenzione della Squadra mobile si sta invece concentrando sul versamento che, il giorno prima del delitto, l’israelo-turco fece sul conto di Paganini: 420 euro a titolo di donazione. Cosa potrebbe celare il bonifico?
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