L’ANNOSO PROBLEMA
La Svizzera ci invade con la rete
Telefonate da 10 euro al minuto se ci si aggancia a Swisscom. Ma per gli elvetici è colpa nostra

A volte le compagnie telefoniche non riescono a comunicare fra loro o, comunque, a mettersi d’accordo.
E così accade che nell’Alto Varesotto la rete telefonica mobile svizzera possa continuare a sconfinare anche fino a sette chilometri all’interno del territorio italiano: niente tv, ma rete telefonica sì.
Risultato? Se nel telefonino cellulare entra in funzione il Roaming e, senza pensarci, si effettua una chiamata, si rischia la stangata in bolletta o una consistente riduzione del credito telefonico. Capita a molti in un’ampia porzione dell’Alto Varesotto, a ridosso della Svizzera dove, al contrario delle zone di confine fra la Confederazione elvetica, la Francia e la Germania, non è ancora stata trovata una soluzione al disservizio.
La conferma arriva da Swisscom che puntualizza: «Nel design radio, Swisscom rispetta e prende in considerazione la normativa internazionale. Una coordinazione più dettagliata sulle zone di confine, come avviene già da anni con la Germania e la Francia, con l’Italia non è stata purtroppo possibile. In base a nostre informazioni, anche gli operatori sloveni hanno tentato questo approccio con il vostro Paese senza successo».
Insomma, secondo gli operatori svizzeri, il problema potrebbe essere risolto, ma non unilaterlamente. E dall’Italia, nessuno alza la «cornetta» e ci prova con convinzione.
Che fare, dunque per evitare di spendere fino a dieci euro per un minuto di telefonata?
«Gli abbonamenti con roaming incluso - rispondono da Swisscom - aiutano a ovviare a queste problematiche anche sul territorio elvetico, dove si sensibilizzano i clienti a impostare il telefono in modalità ricerca rete manuale. È la soluzione che consigliamo anche agli utenti italiani».
La soluzione di tutti i problemi, sarebbe un potenziamento delle linee telefoniche italiane nella zona di confine. Esattamente ciò che sul fronte opposto è stato fatto da Swisscom a Indemini, non lontano da Curiglia con Monteviasco, «per tutelare i nostri clienti dai segnali italiani che entrano in Ticino».
Swisscom smentisce inoltre che, mentre in Italia il segnale svizzero entra senza incontrare barriere, raggiungendo talvolta anche la pianura, difficilmente accade il contrario.
«Questa affermazione non è corretta - puntualizzano dalla società svizzera - ed è facilmente dimostrabile con un piccolo test: basta iniziare una chiamata sul territorio italiano: una volta entrati in Svizzera il collegamento non subisce variazioni, sintomo di una adeguata copertura degli operatori italiani anche su suolo elvetico».
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