I FURBETTI DELLA LOCAZIONE
La truffa della casa fantasma
A Fagnano e Busto Arsizio. Appendono il cartello e chiedono l’affitto. Ma l’alloggio non è loro

Tornano le truffe degli appartamenti fantasma. Il raggiro delle case in affitto inesistenti per spillare denaro a persone che hanno bisogno di una abitazione. Per la prima volta anche in Valle Olona, a Fagnano, è spuntato un cartello nella zona di via Marconi nei pressi di un istituto di credito. E ancora a Busto non lontano dall’ospedale e nella zona di Beata Giuliana. La tecnica è sempre la stessa, con qualche piccola variazione sul tema. La Prealpina se ne era già occupata anche in passato quando ancora non era uno dei raggiri così diffusi ma quest’anno la situazione si annuncia ancora più pericolosa: viene chiesto denaro anche solo per visionare l’appartamento.
IL MECCANISMO
Funziona in un modo semplice: il cartello viene affisso fuori da un condominio dove magari ci sono già altri appartamenti in vendita oppure in affitto. I balordi si fingono proprietari ma in realtà non hanno niente da offrire. Ovviamente nel condominio sono tutti ignari. Mostrano foto di interni inesistenti, magari rubati sul web. Ed è a questo punto che la tecnica dei malviventi si sta facendo sempre più raffinata: chiedono denaro per per poter vedere la casa.
In passato invece chiedevano una caparra per bloccare l’affitto ma senza far vedere l’immobile con varie scuse. Le forze dell’ordine sono già state allertate tuttavia contro queste truffe la prima difesa è cercare di non cadere nella trappola. Al momento sembra che i due episodi segnalati possano fare riferimento alla medesima persona, perché sembra simile la grafia di chi ha scritto il cartello a mano, scegliendone uno di colore rosso.
IN VALLE
Il cartello rosso per l’affitto di una casa tre locali più box è comparso vicino a via Marconi, non lontano da un istituto di credito. Al numero di cellulare 344xxxxxxx non risponde nessuno dopo che sono stati segnalati alle forze dell’ordine. Chiedono denaro per poter vedere l’appartamento ma non indicano una cifra: la persona può scegliere quanto denaro inviare. Del resto al momento ci sono tecniche per spedire denaro ricaricando prepagate oppure con un giro di conti che purtroppo fanno perdere le tracce. Così è accaduto alle ignare vittime. E nel frattempo i truffatori incassano magari un minimo di 10 - 20 euro a cifre più importanti.
A BUSTO
I balordi sono tornati in viale Stelvio e in particolare a Beata Giuliana, dove già avevano fatto vittime, come raccontato dalla Prealpina. Il numero sul cartello è il 344xxxxxxx. Qui la truffa segue il copione già noto sia in città che a Gallarate. Risponde una donna che sembra non essere italiana, poi i contatti sono telefonici e su whatsapp: chiede copia di documenti, busta paga e referenze. Insomma fanno anche un po’ i preziosi, per poi mettere fretta affinché si versi una caparra per bloccare la casa.
LE VITTIME
Si tratta di persone che sono in cerca di un alloggio temporaneo: non è semplice trovare un bel contesto, spazi e locali gradevoli. Possono essere insegnanti supplenti che arrivano da lontano per il nuovo anno scolastico, medici e infermieri. Ma anche lavoratori di Malpensa, tecnici specializzati in trasferta per qualche mese. Persone che vengono per lavoro, hanno fretta e purtroppo non hanno una rete sociale che possa difenderle dagli imbroglioni.
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