I DIVIETI
Lago di Varese: la minaccia delle alghe
Tuffi alla Schiranna, non a Bodio e Cazzago alle prese con le piante lacustri

Le alghe minacciano la balneazione nel lago di Varese. Solo il lido della Schiranna, fra quelli indicati dall’Aqst (Accordo quadro di sviluppo territoriale) che hanno scelto di aprire le loro acque alle nuotate e alle immersioni, da domani, sabato 24 giugno, potrà offrire questo servizio.
LA PRESENZA DELLE ALGHE
Un grosso punto di domanda investe, invece, le rive di Bodio Lomnago e Cazzago Brabbia, le cui amministrazioni comunali hanno dato la loro risposta affermativa (la prima già dall’anno scorso, mentre la seconda è alla prima esperienza): entrambe sono danneggiate dalla presenza di alghe prospicienti la riva, che necessitano di essere estirpate in quanto, raggiungendo dal fondo dell’acqua la superficie, impediscono sia la balneazione che la navigazione. Alghe molto simili all’”Elodea nuttalli” che aveva infestato le sponde negli anni precedenti. L’operazione, da parte dei tecnici della Provincia, con i macchinari predisposti, è urgente e attesa.
DATA POSTICIPATA PER CAZZAGO
Quindi stabilire una data di inizio balneazione oggi non è possibile per questi due paesi. Cazzago ben conosce l’alga, avendone avuto esperienza nel luglio del 2020 quando un vento forte l’aveva spinta verso la sua riva e l’estirpazione è stata un avvenimento da ricordare per i mucchi che sono stati accumulati lungo la riva prima dell’eliminazione. Quindi, ben comprensibile l’atteggiamento del sindaco Emilio Magni, memore di una simile esperienza, di attendere l’operazione. «Se tutto va bene - spiega - quando sarà consegnata la certificazione di Ats, non prima della fine del mese di giugno, sarà possibile immergersi nelle acque». Nel frattempo si sta provvedendo all’installazione di docce per i bagnanti e alla predisposizione del cartello che indica la balneabilità.
DIVIETO A BODIO LOMNAGO
Il divieto è presente a Bodio Lomnago, già predisposto per potervi apporre quello plastificato che invece dà il via ai bagni. Non potersi ancora immergere in quelle acque, a occhio nudo non limpide, ma tra le più monitorate in Italia e in Europa, come ha specificato Daniele Magni, dirigente Aqst Lombardia, durante un recente convegno sul lago organizzato dall’associazione “Gavirate tra Parco e Lago”, può sembrare una beffa. Ma manca poco a entrare sicuri nelle acque, considerato che «i dati del monitoraggio microbiologico del 2023 sono sotto i limiti della norma», aveva spiegato Magni.
GLI INTERVENTI
Delle cinque rive che l’Aqst aveva decretato balneabili, quindi, ad oggi sarà attiva solo la Schiranna, in attesa di Bodio e Cazzago, mentre Biandronno e Gavirate, entrambe indicate favorevolmente, hanno preferito rimandare in quanto entrambe interessate a lavori sulla riva (la riqualificazione della sponda l’una, la torretta dei canottieri l’altra). Il primo intervento riguarda un lungo tratto che parte dal trampolino fino all’attracco per l’isola. Sono 1.500 metri attraversati dalla pista ciclopedonale che verranno riqualificati grazie a fondi regionali che ammontano a 985mila euro. Un intervento importante, mai effettuato negli anni passati. Il secondo intervento a Gavirate richiede la presenza di macchinari importanti. Quindi il no è legato alla sicurezza.
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