CHIARE E DOLCI ACQUE
Lago di Varese, non solo bagni
Riunione domani della Regione coi Comuni: bilancio dell’accordo quadro per il risanamento e rinnovo del “patto” per altri tre anni

Il grande malato sta guarendo, anzi gode già di buona salute. La diagnosi riguarda il lago di Varese, tornato balneabile (in cinque località, di cui due già aperte ai tuffi) dopo mezzo secolo. Il punto della situazione verrà fatto domani, sabato 23 settembre, a Gavirate dove, dalle 15, è prevista una riunione aperta, promossa dalla Regione, degli enti (Comuni in primis) che partecipano all’accordo quadro per «la salvaguardia e il risanamento del lago di Varese».
Verrà tracciato il bilancio del quadriennio di attività durante il quale sono stati investiti quasi 12 milioni (10 dalla Regione), centrando gli obiettivi prefissati: ritorno, come detto, alla balneazione; miglioramento della qualità delle acque (batteri sotto controllo, fosforo notevolmente diminuito); monitoraggio serrato sul lago e sugli scarichi inquinanti; attivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico.
Ma verrà dato anche un annuncio: l’accordo quadro verrà rinnovato per altri tre anni, 2024-2026, con impiego di altri 12 milioni per completare il risanamento e procedere alla valorizzazione socio-economica del lago di Varese.
«Dal 2019 - spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Giorgio Maione - raccogliamo e lavoriamo sulle istanze provenienti dai 30 soggetti sottoscrittori e dal territorio. Un lavoro che non si poteva fermare e che per altri tre anni ci vedrà impegnati al 100% per migliorare non solo la qualità delle acque, ma anche l’ecosistema di riferimento».
Domani saranno presenti, oltre ai sindaci, il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, il presidente della Regione, Attilio Fontana, il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Cosentino, e il presidente della Provincia, Marco Magrini. A fare gli onori di casa, l’amministrazione comunale di Gavirate.
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