ECONOMIA
Lamberti resta al timone di Federchimica
Altri due anni alla presidenza dell’associazione

Paolo Lamberti raddoppia. Esaurito il primo mandato quadriennale, il presidente ed amministratore delegato della Lamberti Spa, azienda con quartier generale a Gallarate e stabilimento ad Albizzate, è stato riconfermato alla guida di Federchimica per altri due anni. Con la sua rielezione, si conferma il ruolo di leadership della Lombardia, prima regione chimica d’Italia con oltre 46 mila addetti e un fatturato di 21 miliardi di euro nel 2020. «Durante la pandemia si è compreso, in modo tangibile, come sarebbe il mondo senza la chimica e i suoi prodotti», ha spiegato Lamberti nel corso della relazione. «Per perseguire la transizione ecologica è ora il momento di far evidenziare con chiarezza il ruolo chiave della chimica, con le sue tante soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico e la scarsità delle risorse, senza sacrificare il benessere. Penso alle tecnologie innovative per l’efficienza energetica degli edifici, per una mobilità ecosostenibile, per il riutilizzo della CO2e per l’idrogeno pulito». Il 2021 dovrebbe garantire il pieno recupero da parte della chimica dei livelli 2019. È previsto un incremento della produzione pari all’8,5%, che ripianerà le perdite del 2020 (-7,7%), superando così il fatturato pre-pandemia (56 miliardi nel 2019). Determinante il traino dell’export: +8,7% in valore nei primi sette mesi rispetto allo stesso periodo del 2019. L’industria chimica in Italia - oltre 2.800 imprese e 3.300 insediamenti attivi sul territorio - è il terzo produttore europeo e il sesto settore industriale del Paese; impiega direttamente 111 mila addetti, che diventano 270 mila considerando l’indotto. Pur con l’incognita delle elevate criticità relative a disponibilità e costi di numerose materie prime e all’aggravarsi delle tensioni sul fronte energetico, la ripresa dovrebbe consolidarsi nel 2022, con una previsione del +3%. «È essenziale che la ripresa sia accompagnata da una solida prospettiva di attuazione del Pnrr e da provvedimenti specifici, a sostegno di un settore che ha le caratteristiche per essere trainante nella ripresa», ha insistito l’imprenditore varesino. Infine, Federchimica ha sottoscritto un documento congiunto con i sindacati per rendere esplicite le priorità: semplificazione normativa e amministrativa; riconoscimento della chimica come infrastruttura tecnologica in ottica transizione ecologica; e riduzione dei costi dell’energia.
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