VIOLENZA DI GENERE
Lavena Ponte Tresa, codice rosso per la ragazza svizzera
Tormentata dall’ex geloso: scatta la procedura d’urgenza
Picchiata e perseguitata dall’ex fidanzato italiano, ragazza svizzera vive nel terrore e ha paura a uscire di casa: scatta il codice rosso. Una vicenda iniziata nel marzo scorso a Lavena Ponte Tresa dove vive l’allora compagno della 28enne ticinese. Una relazione nata a dicembre 2021 e che dopo pochi mesi è già caratterizzata da accese discussioni a causa della gelosia dell’uomo. Così racconta la giovane ai carabinieri dopo l’aggressione subita a metà marzo (la seconda dopo un primo episodio a gennaio) a casa di lui, dove viene colpita con pugni e calci: finisce in ospedale a Varese con frattura delle ossa nasali, trauma cranico, denti rotti e labbra spaccate, ma alla fine decide di non sporgere querela.
LA DENUNCIA
Un mese dopo ci ripensa, lo denuncia e inizia una terapia con uno psicologo perché profondamente turbata dagli sviluppi della vicenda.
In un’integrazione alla querela, infatti, racconta di temere per la propria incolumità perché il suo ex, pur avendo il divieto di ingresso in Svizzera per i suoi precedenti, a suo dire torna spesso a Lugano e le telefona quasi tutti i giorni, promettendo di comportarsi bene. Ma non è finita: alla fine di luglio lui la chiama ancora e una notte un uomo suona il citofono a casa sua: «Prima o poi ti prendo». Episodi che vengono riferiti alla polizia elvetica e alla Procura di Varese - anche in una mail di sollecito inviata a Palazzo di giustizia dalla madre di lei («dobbiamo aspettare il cadavere?») - che attiva il codice rosso: la ragazza viene convocata in piazza Cacciatori delle Alpi e ascoltata dal pm. Insomma, scatta la procedura d’urgenza prevista per la violenza di genere.
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