SICUREZZA
Botte, atti osceni, insulti: Laveno chiede rinforzi
Violenza in riva al lago: «Siamo esasperati»

L’arresto del giovane marocchino che, dopo un furto su una barca, ha fatto finire in ospedale tre carabinieri, è solo la punta dell’iceberg di un’estate violenta e molesta in riva al lago Maggiore, a causa di gruppi di giovani, composti da italiani e stranieri, che arrivano anche da fuori provincia, spesso in treno. E che in più di un’occasione, non solo a Laveno ma anche a Cerro, hanno insultato e minacciato quei cittadini che si stavano godendo qualche ora di relax. Nel mirino è finita anche un’agente di polizia locale “colpevole” di aver ritirato il pallone con cui la banda stava disturbando i bagnanti.
BOTTIGLIE E ATTI OSCENI
Il fenomeno è stato affrontato ieri, mercoledì 23 luglio, a Varese nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Salvatore Pasquariello, su richiesta del sindaco di Laveno Mombello, Luca Santagostino. Nella lettera inviata a Villa Recalcati per chiedere un potenziamento delle forze dell’ordine in paese e dei controlli, l’Amministrazione comunale elenca la serie di episodi, quasi una decina, che ha fatto scattare l’allarme: dal lancio di bottiglie nel porto agli assembramenti sul molo, dalle parolacce ai passanti ai danneggiamenti a un bar. Fino agli atti osceni davanti all’esercente che aveva osato protestare con i bulli. Esercente che ha poi presentato denuncia contro quel ragazzo che si è abbassato i pantaloni in segno di disprezzo.
LA RISSA NOTTURNA
Nella lista non c’è traccia di quella che appare come una rissa notturna sul lungolago, immortalata in un video che da qualche ora gira sugli smartphone. C’è il filmato, in cui si vedono ragazzi che si insultano e picchiano un loro coetaneo, ma non ci sono denunce, né risultano accessi in ospedale di persone con lesioni da aggressione. Insomma, un mistero.
«FORZE DELL’ORDINE INSUFFICIENTI»
Quel che è certo, invece, è che Laveno non ne può più. «Siamo esasperati. Nulla da dire sull’impegno e la presenza dei carabinieri della Stazione cittadina – dice il vicesindaco Fabio Bardelli, che ha partecipato alla riunione –. Ma le forze sono quelle che sono, ed evidentemente non bastano a far fronte a un fenomeno che sta esplodendo in maniera sempre più preoccupante. Per questo abbiamo chiesto che a Laveno vengano inviati rinforzi».
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