IL CASO
Gare di auto sulla via Fortino
Dieci giorni fa sfiorata la tragedia. Il Comune: «Velocità a 50 all’ora»
L’ultimo grave episodio accaduto nei giorni scorsi lungo la via Fortino, la Sp 69 tra Leggiuno e Laveno, ha messo nuovamente in primo piano la pericolosità di questa importante via di collegamento.
Un’auto, procedendo a elevata velocità, ha perso il controllo e si è schiantata contro un muretto in prossimità del civico 75, evitando solo per un pelo lo scontro con un’altra auto proveniente dal senso opposto.
«Erano circa le 22.15 di venerdì 10 - racconta G.G., residente a Leggiuno - e stavo tornando a casa con mio figlio dopo una serata di pesca. Subito dopo una curva ho visto questa macchina, a tutta velocità, che sembrava venirmi addosso. Ho avuto la prontezza di sterzare e di infilarmi nell’ingresso di una villa. Se avessi tardato solo di qualche secondo l’imbocco della curva, sarebbe stata una tragedia. Quando sono sceso per portare soccorso alle persone sull’auto schiantata contro il muretto, ho sentito una ragazza che gridava al guidatore: “Tu e le tue gare del cavolo”. Quindi il ragazzo stava facendo una gara con un’altra auto dietro. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri».
Secondo G.G. non si tratta della pericolosità di quella strada, ma della grave abitudine di effettuarvi delle gare tra auto. Già da anni i cittadini che abitano lungo la via Fortino stanno lottando per vedere diminuito il limite di velocità della strada e anche per ottenere dei rallentatori o dossi.
Annalisa Premuroso, avvocato, a fine 2018 aveva inviato una specifica richiesta, supportata da una raccolta di 150 firme, tanto al Comune di Laveno quanto alla Provincia, ma aveva ottenuto solo un rimpallo di competenze tra i due enti. «Avevo scritto al Comune e alla Provincia - spiega - facendo presente che su questa strada, lunga circa due chilometri e mezzo e a curve, s’affacciano più di 25 case ed è affiancata da diverse spiagge pubbliche. Non esistono i marciapiedi e non ci sono punti luce, non ci sono nemmeno le banchine ed è una strada che invita alla velocità. Spesso gli automobilisti non hanno la percezione di trovarsi in un posto dove ci sono i pedoni, anzi, per loro sono i pedoni a circolare indebitamente. Per anziani e disabili la strada è impraticabile. Eppure via Fortino rappresenta un importante collegamento tra Cerro e Laveno, anche perché l’unica alternativa è in salita».
Premuroso aveva chiesto di declassare la strada a urbana e di mettere dissuasori di velocità e strisce pedonali, ma «il Comune di Laveno aveva risposto che la strada è provinciale e quindi non di competenza comunale, mentre la Provincia aveva specificato che spetta al Comune chiedere il declassamento a strada urbana». Nulla di fatto quindi.
Il sindaco di Laveno, Ercole Ielmini, ribadisce la non competenza del Comune sulla strada provinciale. «Noi abbiamo chiesto alla Provincia di diminuire il limite di velocità a 50 chilometri orari - sostiene - e ottenuto dalla Comunità Montana il fatto che vengano messi dei segnalatori di velocità. Di più non possiamo fare».
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