ACQUA BOSINA
Le 29 “vedovelle” di Varese
Dove sono e perché si chiamano così le fontanelle pubbliche. A Milano sono i “draghi verdi”

A Milano le chiamano i “draghi verdi”, dalla forma del rubinetto. Da altre parti in Lombardia è più comune la denominazione di “vedovelle” perché il filo d’acqua che scende richiama il pianto delle donne rimaste senza marito. Per tutti sono le fontanelle, tanto care ai ciclisti che si abbeverano on the road durante le lunghe pedalate. A Milano, l’ultimo censimento parla di quasi 600 “draghi verdi”. E a Varese? La mappa non è facile da tracciare. C’è però in Rete una panoramica completa delle ubicazioni. Con la premessa che non tutte quelle indicate potrebbero essere in funzione.
LA MAPPA
Il dato è di 29 “vedovelle” pubbliche, così distribuite per zone della città: una rispettivamente a Cartabbia, Bustecche, Casbeno, Biumo Inferiore, Bosto, San Fermo, al confine con Malnate, Avigno, Fogliaro. Sette in centro e altrettante tra Prima Cappella e Sacro Monte. Due alla Rasa e due tra il centro e Masnago. Il conteggio, come detto, potrebbe non essere aggiornato, di sicuro lo è per quelle storiche, le classiche “vedovelle”.
Anni fa c’era stata la richiesta di potenziarle perché giudicate troppo poche.
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