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Ruolo strategico e mission innovativa per le aziende. Produrre benessere per i propri dipendenti. I lavoratori sono sempre più sotto stress o malati cronici o colpiti da patologie importanti. Arginare, con la prevenzione, la deriva che il Servizio sanitario nazionale non riesce più a reggere, è possibile anche in ufficio, in magazzino, in reparto. Lavorare in salute si può.

Le imprese illuminate possono aderire a un progetto di benessere collettivo che non ha soltanto un aspetto filantropico o sociale. Anzi. Il dipendente stressato o malato si traduce in una perdita di oltre 30 miliardi di euro l’anno. Giornate di lavoro perse, produttività in calo. Costa la formazione di chi sostituisce anche solo temporaneamente i dipendenti assenti, mentre il lavoratore magari esperto che non è al proprio posto incide in modo negativo sulla continuità e sull’efficienza dei processi produttivi. La salute rappresenta dunque un asset strategico per la produttività e la sostenibilità nel mondo del lavoro. L’equazione lavoratore in salute-lavoratore più felice si incardina su un’altra equazione: una azienda che tutela il benessere dei propri lavoratori sarà anch’essa più produttiva.

Non è tutto così semplice però. Perché il Servizio sanitario nazionale non riesce a reggere la pressione di un numero crescente di prestazioni, richieste di visite e accertamenti spesso inutili e comunque di numero spropositato. Bisogna trovare soluzioni e mettere a fuoco nuove strategie. Quali? Di certo, si radica una consapevolezza: investire in salute e nella salute dei lavoratori non rappresenta un costo ma una scelta strategica che ha riflessi sulla competitività e la resilienza del sistema economico.

Se n’è parlato a Economix Workshop organizzato da Prealpina, svoltosi allo spazio “BorsanoE20” di Busto Arsizio e moderato dal direttore Silvestro Pascarella. Fotografia della situazione, analisi delle problematiche, ipotesi di intervento ma anche buone prassi adottate sul territorio.

Lo speciale “Economia & Territorio – Lavorare in salute” con una fotografia della situazione, analisi delle problematiche, ipotesi di intervento, ma anche buone prassi adottate sul territorio con la Prealpina di martedì 10 giugno, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.

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