SOSPENSIONE
Il Covid ferma il Luna Park
La commissione blocca le autorizzazioni: si attendono le nuove disposizioni anti-contagio

Il Luna Park, a fronte dell’aumento dei contagi per Covid-19 in tutta Italia, diventa un caso, e anche la prima “grana” per il nuovo sindaco Lorenzo Radice.
La novità è infatti che nella giornata di venerdì si è riunita l’apposita commissione comunale la quale, in via cautelativa, ha sospeso il rilascio delle autorizzazioni per l’apertura del parco divertimenti, che inizialmente era stata fissata per sabato prossimo con inaugurazione ufficiale sabato 24. Ciò non significa che l’evento sarà cancellato, ma che prima del via libera si attende il nuovo decreto del governo che dovrebbe contenere disposizioni aggiornate in tema di prevenzione.
Gli organizzatori avevano in realtà già previsto una serie di accorgimenti come accessi monitorati con conta-persone, misurazione della temperatura e obbligo di mascherina dappertutto, ma il commissario prefettizio Cristiana Cirelli, in una delle ultime sue delibere, aveva subordinato il tutto “alla disciplina anticovid che sarà in vigore nel periodo interessato” demandano il nullaosta finale alla nuova amministrazione.
«I fatti delle ultime ore in città, con una risalita dei contagiati e un’intera classe delle elementari in quarantena - ha dichiarato il primo cittadino - suggeriscono di muoversi con prudenza. Non dobbiamo creare paura, ma condividere con la nostra comunità legnanese la responsabilità di ridurre occasioni di moltiplicazione del contagio per attività non strettamente necessarie».
Anche in considerazione degli aggiornamenti che a breve riguarderanno la normativa nazionale e regionale per contenere le infezioni, si è dunque deciso di sospendere l’evento: l’apertura, per ora, slitta sicuramente di almeno una settimana, ossia a sabato 24.
Nel pomeriggio di ieri c’è stata intanto una nuova riunione tra i rappresentanti dei giostrai e il comandante della polizia locale: «Noi - ha spiegato Heros Salvioli, portavoce degli operatori del Luna Park - chiediamo solo di essere trattati come attività di spettacolo viaggiante, come effettivamente siamo, e non come manifestazione. Al netto che bisogna introdurre tutti gli accorgimenti possibili per la sicurezza, non capiamo perché siano aperti mercati e centri commerciali e noi rischiamo di non lavorare. Naturalmente restiamo a disposizione di tutte le autorità per collaborare affinché il nostro Luna Park possa aprire».
Novantacinque le attrazioni previste per altrettante famiglie che vivono solo di queste attività e un totale di circa 400 operatori. «Noi - ha aggiunto Salvioli - ci assumiamo il rischio di impresa e continuiamo comunque nel montaggio delle giostre e delle bancarelle. Confidiamo di poter aprire».
Lo stesso sindaco Radice si dice dispiaciuto, ma non ci sono al momento alternative: «Mi rivolgo ai ragazzi, ai bambini e alle famiglie nella consapevolezza che questo periodo richiede, ancora, piccoli e grandi sacrifici. Sono consapevole della voglia di normalità, di una normalità fatta anche di divertimento, che cresce in tutti noi. E comprendo le preoccupazioni di categorie messe in difficoltà da mesi di emergenza sanitaria. Confido, però, nella serietà che ci distingue, in quel senso di responsabilità che, per il bene comune, ci ha portato a condividere la rinuncia a molte manifestazioni tradizionali e anche all’ultima edizione del Palio». «Con un po’ di pazienza e di saggezza - conclude - torneremo alle nostre tradizioni, a ciò che ci diverte, a ciò che ci appassiona e ci aiuta a stare insieme».
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