L’ALLARME
Invasione di truffatori per le feste
Boom di tentativi, alcuni falliti, di ladruncoli nelle case dei legnanesi

Torna il Natale, tornano le truffe: messe in atto, guarda caso, ai danni delle persone anziane. Da fantomatici esponenti di associazioni che suonano ai citofoni chiedendo soldi per regalare giocattoli ai bambini poveri, a sedicenti preti missionari che chiedono offerte per le parrocchie.
L’ingranaggio dell’imbroglio non conosce stop ed è mosso da persone alle quali la fantasia non manca. E siccome la truffa che utilizza come mezzo la solidarietà ha fatto spesso cilecca (più di una volta i sacerdoti hanno invitato i fedeli a stare in guardia), i truffatori hanno aggiustato il tiro: suonano i campanelli spacciandosi per tecnici autorizzati dal Comune o dalle aziende del territorio e spiegano di dover sostituire i contatori dell’acqua per installare quelli più moderni, in grado di rilevare la presenza di virus durante l’erogazione.
Per sembrare più credibili, a volte si preannunciano addirittura con una telefonata in cui fissano un appuntamento. Segnalazioni in questo senso sono pervenute dall’Oltrestazione, così come dal centro e dall’Oltresempione, senza tralasciare l’Oltresaronnese: insomma, i truffatori stanno battendo tutte le zone nella speranza di trovare qualcuno disposto ad aprire prima la porta e poi il portafoglio.
L’altro giorno, marito e moglie residenti in via Leone da Perego si sono trovati sul pianerottolo di casa un uomo e una donna che si sono presentati esibendo tanto di tesserino come incaricati per il controllo dei contatori dell’acqua. «Volevano entrare in casa per controllare il contatore che, secondo loro, era posizionato in bagno» racconta la donna: «La cosa mi ha molto stupita perché in bagno non abbiamo alcun contatore. Vedendo che i due insistevano, ho detto loro di aspettare un istante, che li avrei fatti parlare con mia figlia e mio genero che abitano qui da parte. Bene, è bastato dire questo per metterli in fuga. Una vicina che era nell’atrio del palazzo, li ha visto scendere di corsa e salire su un’auto di colore scuro».
Nella stessa giornata la cosa si è ripetuta a pochi isolati di distanza, in un palazzo di via Cesare Correnti (in zona Legnarello) e in una villetta di via Fratelli Bandiera (ancora in zona Olmina): fortunatamente, complice anche il fatto che in questo periodo molta gente lavora da casa e gli anziani, dunque, possono contare sulla presenza dei vicini di casa, il colpo non è riuscito.
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