IN VIALE CADORNA
Legnano, la caserma è sempre stata del Comune
Mai perfezionata la cessione dei terreni allo Stato dopo gli accordi del 1938

«A differenza di quello che tutti ritengono, i terreni della ex caserma Cadorna risulterebbero ancora di proprietà del Comune».
Lo ha detto l’altra sera, martedì 28 settembre, in consiglio comunale l’assessore alla Pianificazione territoriale, Lorena Fedeli, rispondendo a un’interrogazione della Lega che chiedeva lumi sul futuro dell’area.
Un’affermazione clamorosa, che trova però conforto nelle ricerche che la stessa Fedeli ha compiuto nell’archivio di Palazzo Malinverni: dell’atto di cessione ufficiale dei terreni al Demanio non c’è traccia. E anche la controparte non ha in mano nulla. Dunque la situazione sarebbe la seguente: lo Stato ha costruito e usato la struttura, ma la proprietà del fondo è sempre rimasta del Comune di Legnano. Circostanza che, prima di ogni altra cosa, rende urgente definire la questione sotto il profilo civilistico, fiscale e catastale.
Per ricostruire la vicenda bisogna partire dal 6 dicembre 1938 quando il Comune sottoscrisse undici convenzioni con dei privati per acquisire altrettante aree da cedere allo Stato. Il giorno 15 del stesso mese, tramite una delibera del podestà, il Comune assumeva quindi l’impegno a cedere gratuitamente allo Stato quegli appezzamenti per realizzare la caserma. Ma la successiva formalizzazione per il cambio di proprietà, forse complice l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940, non risulta essere mai stata perfezionata. Risultato: quell’atto del 1938, stando alle carte, è ancora pendente. «È chiaro - ha spiegato ieri Fedeli - che risulta quanto mai necessario riaprire un dialogo col Demanio e in merito abbiamo già attivato i nostri uffici. Perché prima di ogni progetto bisogna chiarire la titolarità dell’area». Nel 2019 la vecchia giunta Fratus aveva in realtà già scritto all’ente statale per cominciare un ragionamento sul futuro del comparto (circa 70mila metri quadrati nei pressi dello svincolo autostradale), ma poi era arrivata la caduta dell’amministrazione e il commissario prefettizio non aveva ripreso in mano la pratica. Curioso che nel 2013 il Governo di Matteo Renzi avesse inserito la Cadorna, chiusa ufficialmente dal 31 agosto del 2005, nell’elenco degli immobili che potevano essere ceduti gratuitamente agli enti locali, ma la trattativa tra Stato e Comune non era andata oltre un generico interessamento.
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