L’INCHIESTA
Legnano, la mappa del degrado
Ecco i quartieri dove la fragilità abitativa è più alta

Più il rosso si fa intenso, più la situazione diventa critica. Per capire le condizioni dei quartieri di Legnano basta un colpo d’occhio alla mappa elaborata dall’agenzia K City che è stata allegata alla documentazione relativa al progetto “La scuola si fa città”.
Il progetto parte dall’analisi delle criticità di Legnano per proporre una strategia di intervento che metta al centro i temi sociali con quelli della rigenerazione del tessuto urbano. Un’idea che è stata apprezzata da Regione Lombardia, che ha premiato il progetto che ora può contare su un finanziamento da parte dell’Unione europea di 15 milioni di euro.
Questi gli indici
Facendo un passo indietro, il lavoro svolto dall’agenzia cui si è affidato il Comune permette di mettere a fuoco alcune problematiche, una della quali è “la fragilità abitativa” che si registra in questo o quel quartiere. Nel tracciare la mappa pubblicata su questa pagina si è tenuto conto di diversi parametri che indicano la qualità dell’abitare: quando è stato costruito l’immobile? In che condizioni si trova? In quel quartiere esistono servizi adeguati? Quel palazzo è sovraffollato o gli spazi sono adeguati a chi ci abita?
In base a questi criteri a ogni quartiere è stato assegnato un indice di degrado che va da 0 a 3: il bianco indica la soluzione ottimale (indice da 0 a 0,15), poi via via si sale fino al rosso intenso (indice da 1,75 a 3). Nella mappa sono indicati anche le aree dismesse e i “servizi abitativi pubblici”, che troppo spesso coincidono con le zone a colorazione più intensa. Già a un primo colpo d’occhio è possibile capire che Legnanello e San Paolo sono i quartieri messi meglio, ma il rosso dilaga un po’ in tutte le zone della città.
Zona per zona
Le situazioni più difficili si trovano in Mazzafame e nella zona di via Carlo Porta, dove si trovano diverse palazzine dell’Aler. Ma come zona critica è stata indicata anche quella di via Gaeta, a ridosso della ferrovia, oppure i quartieri Canazza e Gorizia (sui quali poi il progetto è stato incentrato).
Ma quartieri degradati si trovano anche in pieno centro, ad esempio lungo gli assi di corso Italia e di corso Garibaldi. Una fotografia impietosa, che però è la base di partenza per sviluppare idee e strategie.
© Riproduzione Riservata