ANIMALI
La rivincita della natura
Al parco del Castello è tornato a nidificare il gheppio

La gente resta chiusa in casa a causa dell’emergenza coronavirus, ma intanto la natura si riappropria degli spazi che le erano stati “rubati” dall’uomo.
Così, anche nel Legnanese, per la fauna locale pare essere un momento d’oro, soprattutto per gli uccelli. Al Castello di Legnano, dopo un anno di assenza (ma anche dopo circa cinque anni di visite precedenti) è tornato a nidificare il gheppio, vera “star” per gli appassionati di fotografia naturalistica.
Approfittando anche del fatto che siamo in un periodo di mezzo tra inverno e primavera, sul territorio sono ancora presenti molte specie che stanno svernando ma, parallelamente, stanno già tornando i primi uccelli migratori.
«Il ritorno del gheppio al castello è sicuramente una bella notizia perché non stavano nidificando più» spiega l’esperto Fabrizio Bandera della Lipu di Parabiago: «Perché ciò sia avvenuto può essere dovuto a vari fattori: forse la precedente coppia è stata disturbata ed è andata altrove per cercare un altro sito dove nidificare oppure si può trattare di uno dei figli della precedente coppia di gheppi che è tornato qui a Legnano».
Non è facile per i volontari avere un quadro preciso della fauna locale in questo periodo storico, per il semplice motivo che è impossibile uscire di casa a fare verifiche dei nidi e degli uccelli di passaggio.
«Certamente il fatto che l’uomo rimanga chiuso in casa fa bene agli uccelli, tenendo anche presente che loro sono in un periodo di migrazione e nidificazione» continua Bandera: «Dalle nostri parti, vicino alle case è già possibile ammirare rondini, rondoni o rondoni maggiori. Con le temperature che sono ancora una via di mezzo tra primavera ed inverno ci sono, però, anche tanti uccelli svernanti come il pettirosso, che a breve migrerà verso le montagne, o la peppola. Sulla zona del parco dei Mulini a San Vittore Olona sono stati visti il falco pescatore e il nibbio bruno, ma anche tre poiane. C’è anche il codirosso spazzacamino che “chiama le femmine” per metter su famiglia».
Indubbiamente il ritorno della fauna ittica nelle acque dell’Olona, tra gli alti e bassi resi noti dalle cronache, ha aiutato a richiamare nella zona molti uccelli acquatici. Anche altre zone verdi del territorio, peraltro, sono interessate da un gran via vai di pennuti anche se si tratta di aree più asciutte dove, comunque, non mancano i canali di irrigazione. «Nel parco del Roccolo sono stati visti gheppi e sparvieri, mentre a Villa Cortese sono state notate delle poiane - conclude Bandera - e certamente si tratta di un’area molto importante per gli uccelli, anche per quelli semplicemente di passaggio, come la gru o la cicogna».
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