COLPO SVENTATO
Legnano, ladre in casa: scoperte dalla spiaggia
L’allarme lanciato grazie alla app di videosorveglianza sul telefonino

Quando il giudice le ha chiesto cosa facesse nella vita per mantenersi, la ventiseienne ha risposto con candore «pulisco le case». Certo, lei alludeva ai mestieri domestici, sta di fatto però che insieme alla coetanea del campo nomadi di Baranzate è stata arrestata per furto in abitazione. Le due donne - una incinta di sette mesi e mamma di quattro figli, l’altra con una figlia di quattro anni - sono finite in manette martedì, 19 luglio, sorprese mentre svaligiavano un appartamento di via Cattaneo. È stata la padrona di casa ad accorgersi della razzia in corso. Sdraiata in riva al mare, su una spiaggia pugliese, ha dato uno sguardo al cellulare, intelligentemente collegato con le telecamere di videosorveglianza interne all’abitazione di via Cattaneo e ha visto le due ragazze avidamente impegnate a svuotare cassetti e armadi. Avesse controllato un quarto d’ora prima o uno più tardi non sarebbe riuscita a incastrarle, ma la sorte era dalla sua parte.
La legnanese ha subito contattato i carabinieri e il fratello e a quel punto le ladre non hanno avuto di via di fuga.
LA DIRETTISSIMA
Ieri mattina sono comparse davanti al giudice Marco Montanari per il processo direttissimo chiesto dal pubblico ministero Flavia Salvatore. Difese dall’avvocato di Roma Luciana Caricaterra hanno ammesso le loro colpe all’istante. Quella incinta si è pure messa a piangere quando il giudice le ha consigliato di cambiare vita, di trovare un lavoro onesto per il bene della prole. Fino a ieri la ventiseienne godeva pure del reddito di cittadinanza ma il tribunale gliel’ha revocato.
Il giudice Montanari ha deciso per l’obbligo di firma due volte al giorno fino alla data della prossima udienza, fissata a ottobre.
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