PALIO
Legnano, pista al Castello, progetto nel limbo
La Fondazione presenta i programmi del 2023. Si correrà ancora allo stadio Mari. Ipotesi piazza Primo Maggio

Il Palio delle contrade 2023 si correrà ancora sull’anello in sabbia ricavato all’interno dello stadio Mari. Ma la Fondazione è al lavoro per cercare delle alternative, anche se non si può ancora sapere quando un eventuale altro progetto sarà pronto. Lo ha detto ieri mattina nella Sala Stemmi del municipio il vicepresidente della Fondazione Palio di Legnano, Luca Roveda, nel corso dell’incontro per presentare le iniziative del nuovo anno dell’ente che adesso sovrintende all’organizzazione. Proprio la pista era infatti uno degli obiettivi indicati da subito dalla presidente, Maria Pia Garavaglia (ieri assente), per far diventare realtà il sogno che da troppi anni giace nel cassetto. «È dal 1993, quando ero capitano, che si è cominciato a parlare della pista al Castello» ha aggiunto Alberto Romanò, uno dei consiglieri della Fondazione Palio: «Sono passati trent’anni e ogni volta ci sono ostacoli nuovi. Le buone idee si trovano, il problema è metterle a terra con i giusti requisiti tecnici ed economici. Il pensiero nostro è di un progetto importante definitivo, ma ci vorrà tempo».
Tutti del resto ormai d’accordo: per crescere la manifestazione ha bisogno di una nuova sede e il luogo a cui in tutti questi anni si è sempre guardato è l’area del Castello. Se è molto complicato ricavare un anello sull’isola dell’Olona, molto più realistico sarebbe progettare qualcosa in piazza Primo Maggio, ma anche qui sono problemi da vagliare e risolvere. Un impianto permanente significherebbe per esempio spostare altrove il Luna Park autunnale.
In ogni caso la Fondazione da subito metterà in campo il “Progetto Castello”: è già stata richiesta all’amministrazione comunale la nomina di due tecnici per costituire un tavolo di lavoro per fare dell’antico maniero e dell’area adiacente “il cuore pulsante del Palio”. In pratica, in attesa dell’impianto per le corse, cominciare a fare del Castello un centro di eventi culturali legati alla storia del territorio. «Nell’ottica di “Palio oltre Legnano” - è scritto a chiare lettere nel programma del prossimo anno - la Fondazione dovrà iniziare anche a studiare la fattibilità della manifestazione in location diverse d allo stadio. In tal senso è stata chiesta al Comune la disponibilità a iniziare un percorso di valutazione delle alternative possibili per organizzare eventi culturali legati alla storia del Palio e a quella dei territori, ma anche di intrattenimento e aggregazione in modo da aumentare la visibilità del Palio e della città di Legnano».
Nel frattempo si è parlato pure delle scenografie dello stadio (dove si svolge la parata finale dello contrade e la corsa ippica), per ricreare almeno un po’ di atmosfera medievale visto che quelle vecchie sono ormai diventate in gran parte inservibili. Romanò ha rimarcato che si vuole sicuramente intervenire, però con buon senso: «Un investimento importante su strutture che poi non potrebbero essere spostate da un’altra parte sarebbe illogico. Investiremo invece su quelle cose che si potranno tenere, per esempio il portale che si potrebbe rimontare in qualsiasi posto».
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