IL CASO
Legnano, saluti romani: «La politica prenda le distanze»
Il sindaco Radice sul corteo per Carlo Borsani: «Episodi provocatori che si stanno moltiplicando»

«Prima le affissioni abusive per promuovere iniziative di Casa Pound che, fra l’altro, hanno imbrattato il murale della Pace. Ancora prima le intimidazioni e gli striscioni contro la sede Anpi; poi i saluti romani alla commemorazione di Carlo Borsani: io temo seriamente che un equilibrio che nella città di Legnano ha tenuto per anni si stia rompendo». Questa la presa di posizione, oggi, venerdì 2 maggio, del sindaco di Legnano, Lorenzo Radice. «Evidentemente - aggiunge il primo cittadino - da quando qualcuno ha messo piede a Legnano gli episodi provocatori, e ora apertamente contro la legge, si stanno moltiplicando. E allora adesso è arrivato il momento di dire basta. Personalmente non ricordo di aver mai visto a Legnano saluti romani in occasione della commemorazione di Borsani e quelli mostrati dai video nella manifestazione di mercoledì sera (30 aprile Ndr) sono un fatto grave che non deve più ripetersi: sono uno sfregio alla storia di una città come la nostra, decorata con la medaglia di bronzo al valore militare della Resistenza, e ai valori democratici che abbiamo celebrato in piazza il 25 aprile».
«NESSUNO PUÒ RESTARE INDIFFERENTE»
Radice: «Nessuno, di fronte a questi accadimenti, può restare indifferente. Per questo è doveroso che tutte le forze politiche, nessuna esclusa, prendano chiaramente le distanze da quanto accaduto. Lo chiedo con forza, come lo avevo chiesto qualche giorno fa per condannare le affissioni abusive, e lo faccio prendendo spunto proprio dalla discussione in apertura dell’ultimo Consiglio comunale sulla necessità richiamata dai gruppi del centrodestra di una “pacificazione” sui temi della Resistenza e della Guerra di Liberazione». «Adesso è arrivato il momento per tutti di pronunciarsi su gesti che richiamano il ventennio più buio della nostra storia e valori in contrasto con quelli di una Costituzione nata dalla Resistenza in cui ogni forza politica democratica deve riconoscersi».
«Chiedo quindi alla politica legnanese - dice sil sindaco -di esprimersi e di prendere fermamente le distanze da questi pochi personaggi che vogliono fare tornare un passato che la storia ha già condannato e sconfitto. Diversamente rischiamo una escalation di azioni e reazioni che nessuno vuole vedere nella nostra città».
«E chiedo ai cittadini e alle associazioni di far sentire a questi pochi che sappiamo restare uniti e dimostrare coi fatti che Legnano vuole andare avanti e non si fa intimorire» conclude il sindaco.
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