L’INTERVISTA
Legnano, un Palio più corto
Il Cavaliere Andrea Monaci: «Il 2024 porterà molte novità»

A due mesi o poco più dalla nomina, il cavaliere del Carroccio Andrea Monaci traccia un primo bilancio della sua attività in questa veste e anticipa qualche novità per il 2024.
Come sono stati questi mesi nel ruolo di Cavaliere del Palio nonché braccio armato della Fondazione, e su cosa si è concentrato?
«Sono stati mesi entusiasmanti, nei quali si sono concentrate tantissime cose da fare perché ho voluto incontrare personalmente tutti coloro che sono impegnati nella macchina organizzativa del Palio, dal gruppo canapo ai cerimonieri, dagli addetti sfilata alle contrade, e così via. Mi sembrava doveroso, il mio è un approccio improntato sul dialogo e sul confronto. Sono stati incontri intensi e proficui dai quali sono scaturite le problematiche ma anche i suggerimenti per avviare tutti quei miglioramenti che sono necessari. Il Palio è una macchina ben complessa da non sottovalutare. Sono certi di aver avviato i rapporti nella maniera più giusta nel segno della collaborazione reciproca affinché tutti possiamo remare dalla stessa parte, in sintonia con tutti. In altre parole è stata una lunga fase di ascolto».
L’ascolto è importante, ma avrà anche lavorato in modo più operativo anche su qualche fronte?
«Certamente. Abbiamo concentrato l’attenzione sulla sabbia della pista del Palio, che è il nostro bene più prezioso per quanto riguarda la corsa dei cavalli. È stoccata all’aperto, da mesi, e dopo un sopralluogo ai magazzini abbiamo rilevato che i teli di copertura non erano più ben fissati e ciò comportava una dispersione di sabbia nelle giornate ventose o piovose che non possiamo permetterci. Pertanto con la collaborazione fattiva del gruppo canapo e dei cerimonieri abbiamo provveduto a ripulire il cumulo di sabbia e coprirlo poi adeguatamente. Ora la sabbia è sotto controllo. Inoltre abbiamo provveduto ad avviare le manutenzioni invernali di routine per quanto riguarda il Carroccio, che è stato ricoverato adeguatamente in uno spazio a lui riservato, sono state controllate le sue parti in legno e trattate le ruote. Anche le bandiere che vengono esposte sono state sottoposte a lavori di manutenzione».
Ma non finisce qui il lavoro pratico del Cavaliere…
«Assolutamente no, anzi, abbiamo lavorato all’organizzazione della trasferta che faremo come Città di Legnano a Strasburgo, ma questa è una cosa sulla quale non vorrei soffermarmi perché sarà compito dell’amministrazione comunale darne notizia e fornirne i dettagli».
Al Cavaliere si è aggiunta quest’anno anche una nuova figura operativa in Fondazione Palio: come ha vissuto la nomina di Livio Frigoli a segretario generale?
«La nomina di Frigoli è un grande valore aggiunto, una risorsa importantissima, fondamentale. È una persona che non conoscevo, ma siamo subito stati in grande sintonia. Competente, capace, preparato, puntuale, preciso, e si sta appassionando al Palio. Con lui l’organigramma della Fondazione si è completato al meglio».
Guardiamo ora al 2024: cosa bolle in pentola?
«Non voglio anticipare troppo le cose, posso solo dire che la Fondazione sta completando la definizione del programma culturale del Palio e che stiamo lavorando alla ridefinizione dei tempi della giornata del Palio, come già annunciato, per far sì che i tempi siano più contenuti e lo spettacolo più fruibile, cercando di eliminare tutte quelle sbavature che rallentano la manifestazione, così da renderla ancora più coinvolgente anche per chi non ne apprezza appieno i meccanismi».
Davvero non può anticiparci altro su quello che sarà il prossimo Palio?
«Posso dire già che le visite veterinarie saranno anticipate al giovedì per consentire alla commissione veterinaria di lavorare con più tranquillità e agio. Posso anche dire che la pista quest’anno sarà pronta nei primi giorni di aprile per consentire lo svolgimento delle corse addestrative di primavera organizzate dal Collegio dei Capitani e che il Peso del Palio sarà affidato anche quest’anno all’accademia di Brera di Milano. Per quanto riguarda il resto, vi chiedo di portare ancora un po’ di pazienza».
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