LA RICHIESTA
Viale Sabotino è vietato ai pedoni
Torna d’attualità a Legnano il problema della sicurezza: lanciata una petizione online

Torna d’attualità il problema della sicurezza di viale Sabotino.
A rilanciare il tema un gruppo di residenti attorno all’arteria trafficata, i quali hanno deciso di promuovere una petizione per chiedere maggiore illuminazione e interventi a tutela dei pedoni.
Lo strumento scelto è la piattaforma online Avaaz.org e l’obiettivo è di arrivare in breve a 100 firme e poi consegnare il tutto al commissario prefettizio Cristiana Cirelli.
Non è escluso che proprio il commissario possa decidere di intervenire laddove le ultime amministrazioni comunali non hanno potuto o voluto procedere con opere risolutive visto che il problema è sul tappeto da anni.
Certo, la rotonda realizzata all’altezza di via Pisa e la pista ciclabile che è in fase di costruzione tra via Parma a via Carducci sono segnali importanti a favore delle cosìddette “utenze deboli”, ma restano molte criticità per i pedoni e in particolare viene chiesto di mettere in sicurezza gli attraversamenti illuminando meglio le strisce.
Un tema molto sentito perché in pochi giorni sono già state raccolte un’ottantina di adesioni e “quota 100” è insomma molto vicina.
«Viale Sabotino - si legge nel testo della petizione - è una strada molto pericolosa: ci sono numerose strisce pedonali a ridosso dei condomini e nessuna di queste è segnalata e illuminata correttamente (ad esclusione di quelle all’altezza dell’Esselunga). Ogni giorno i condomini (donne, uomini e soprattutto bambini che rientrano a casa dalle scuole Tirinnanzi e Bonvesin) rischiano di essere investiti dagli automobilisti per scarsa segnalazione delle strisce pedonali».
Secondo i promotori della raccolta di firme la soluzione sarebbe semplice: «Aumentare le luci sul manto stradale o addirittura aggiungere dei dossi. Purtroppo è già successa anni fa la tragedia. Il Comune aspetta la doppietta?».
Il riferimento è alla morte del parroco dei Santi Martiri, Piergiorgio Colombo, che venne travolto e ucciso da un’auto mentre una sera si stava recando da un’anziana malata per portarle i conforti religiosi.
Ma non solo: pochi giorni fa un ciclista di 93 anni è stato investito e portato in pronto soccorso in codice giallo.
Il problema principale è la stessa conformazione della strada, un lunghissimo rettilineo che, nonostante le due rotonde (all’incrocio con via Pisa e via Novara) e il semaforo all’altezza di via Menotti, rappresenta un invito a spingere sull’acceleratore.
Diversi progetti di messa in sicurezza erano stati vincolati a interventi di privati che non hanno avuto luogo.
E tutto è rimasto come prima.
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