SYDNEY
Licenziameti illegali sotto Covid, maximulta per la Qantas

(ANSA) - SYDNEY, 18 AGO - Un tribunale australiano ha
inflitto oggi alla compagnia aerea di bandiera Qantas una multa
da 90 milioni di dollari australiani (50,1 milioni di euro) per
aver licenziato illegalmente 1.800 dipendenti di terra durante
la pandemia di Covid-19, ponendo fine a una battaglia legale
durata cinque anni sui diritti dei lavoratori.
Il giudice della Corte federale Michael Lee ha affermato di
volere che la sanzione costituisca un "vero deterrente" per le
aziende che potrebbero essere tentate dai vantaggi finanziari
derivanti dalla violazione delle leggi sul lavoro. Qantas ha
deciso di licenziare i dipendenti e di esternalizzare le loro
attività nell'agosto 2020, un periodo di lockdown e chiusura
delle frontiere in cui non era ampiamente disponibile alcun
vaccino contro il Covid-19. La Corte federale australiana ha
stabilito che Qantas ha agito illegalmente nonostante i suoi
dichiarati "imperativi commerciali", poiché impediva ai
dipendenti di accedere ai propri diritti di contrattazione
collettiva o di intraprendere azioni sindacali. Ha quindi
respinto un ricorso presentato dalla compagnia aerea.
A lungo soprannominata "lo spirito dell'Australia", la Qantas
con i suoi 104 anni di storia si è posta l'obiettivo di
riabilitare la propria reputazione, colpita negli ultimi anni da
licenziamenti illegali, prezzi dei biglietti alle stelle, accuse
di servizio scadente e vendita di posti su voli già cancellati.
L'amministratore delegato Vanessa Hudson ha assunto l'incarico
nel 2023, promettendo di migliorare la soddisfazione dei
clienti. Ha sostituito Alan Joyce, che si è dimesso prima del
previsto a causa delle critiche ricevute da Qantas per il
trattamento riservato a dipendenti e passeggeri, nonostante gli
enormi profitti per gli azionisti. (ANSA).
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