IMPIANTO STORICO
Lo stadio cade a pezzi. E il futuro resta incerto
Il progetto di Aurora per il restyling del Franco Ossola resta in stand-by. Dalla politica spunta l’ipotesi vendita: ma è praticabile?
L'elefante nella stanza è quel fatto noto a tutti del quale nessuno vuole parlare perché imbarazzante. Meglio fare finta che non ci sia e si va avanti a chiacchierare amabilmente del nulla. Nella questione “Franco Ossola” l'elefante nella stanza, a giudicare da quanto è stato detto in questi giorni, sembra essere il progetto Aurora, misteriosamente assente dal dibattito. La boutade trasformatasi in proposta seria da parte del consigliere Boldetti di vendere lo stadio è stata ripresa e commentata generalmente con favore da parte di esponenti vari che evidentemente o non hanno letto la Prealpina che ha lanciato la notizia martedì o, se l'hanno letta, non hanno abbassato lo sguardo subito sotto, dove campeggiava una cospicua intervista ad Antonio Rosati, patron del Varese Football Club, che lancia l'allarme sul rischio che salti il progetto Aurora.
IL RESTYLING
Ovvero proprio il restyling dello stadio, impantanato da due anni da una burocrazia surreale che una legge chiamata non a caso Legge Stadi, avrebbe dovuto scavallare. La proposta di Boldetti, a nostro avviso, sarebbe stata perfetta fino all'agosto scorso ma, una volta stabilito l'interesse pubblico della riqualificazione dell'impianto (ci è voluto un anno mezzo per certificare l'ovvio...) e assegnato il compito di andare a dama al progetto presentato da Aurora Stadium, ci pare quanto meno irrituale che si proponga di vendere l'impianto.
IL SILENZIO DEL COMUNE
Posto, peraltro, che sia vendibile un immobile per tre quarti inagibile, si parla e si commenta con candore come se un iter regolamentato da leggi non fosse effettivamente già in corso, mentre da parte del Comune il silenzio è assoluto, in un senso e nell'altro. Nessuno spiega alla cittadinanza come mai la questione Aurora è ferma da mesi né quale sia l'idea in generale dell'Amministrazione su cosa fare dello stadio come se non fosse elemento sensibile da anni, ora certificato pure di interesse pubblico da parte del Comune stesso...
NOVANT’ANNI E SENTIRNE DI PIU’
Adesso si parlerà di Pgt, bilancio e quant'altro, si convocheranno altre commissioni nelle quali nessuno dei presenti darà l'impressione di sapere bene cosa stia succedendo e il fumo negli occhi aumenterà così come il rumore delle chiacchiere. Ma l'unico fatto vero è concreto come il cemento: il “Franco Ossola”, che il 9 dicembre compirà 90 anni, viene giù pezzo per pezzo da anni e la sensazione è che né maggioranza né opposizione abbiano realmente intenzione di prendersi carico della faccenda.
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