LA PIAGA
Lombardia, allarme bullismo
Quasi un ragazzo su due ne è vittima. Bersaglio principale l’aspetto fisico. Il docufilm della Polizia
Il 43,2% dei ragazzi e delle ragazze in Lombardia è vittima di bullismo o cyberbullismo (il 47,7% a livello nazionale). Il pretesto principale per cui vengono attaccati è l’aspetto fisico.
Lo rilevano i dati dell’Osservatorio Indifesa 2022-2023 realizzato da Terre des Hommes insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo.
PERDITA DI AUTOSTIMA E ANSIA
Gli effetti di questo tipo di violenza generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 33,2% dei rispondenti, oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (20%). Il 17,6% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico, e di un peggioramento del rendimento scolastico, o addirittura rifiuto della scuola (17,3%). Tra gli effetti subiti dalle vittime di bullismo ci sono anche disturbi alimentari (10%) depressione (9%) e autolesionismo (7,26%).
IL PERICOLO DELL’INDIFFERENZA
Solo il 4% degli adolescenti si rivolge ad un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 14% non fa nulla, la maggioranza tra loro cerca di dare un supporto diretto alla vittima e non lasciarla sola 30%. Sia che ne siano vittime o meno, il 33% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo (e la percentuale è più elevata rispetto al 31,5% rilevato a livello nazionale). Il 25,7% ne parla con amici, il 17,5% con la mamma (in tutta Italia questo dato sale al 21%) il 6,5% con gli insegnanti, l’1,12% ne parla con lo psicologo a scuola.
Anche in Lombardia, come nel resto d’Italia, per la maggior parte dei partecipanti, il 69%, la scuola non fa abbastanza per prevenire questi due fenomeni. «Parlando di un tema così delicato e purtroppo ancora molto pervasivo, come il bullismo e cyberbullismo, i ragazzi e le ragazze non vogliono, o non riescono a chiedere aiuto alle figure adulte» afferma Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.
Regione Lombardia ha stanziato fondi per sostenere le attività contro il bullismo.
IL DOCUMENTARIO DELLA POLIZIA
Polizia di Stato e Rai Documentari presentano “Senza rete”, un docufilm che racconta il cyberbullismo per sensibilizzare all’uso consapevole del web. La proiezione in anteprima oggi, giovednì 4 febbraio, all’Auditorium Parco della Musica di Roma; andrà in onda poi sabato 4 febbraio, alle 23, suRai Due.
«È un incubo e non so come uscirne, vorrei solo sparire per sempre» con queste parole inizia il docufilm. L’idea nasce dall'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno scolastico lo scorso 16 settembre a Grugliasco (Torino), che, ricordando il dramma di Alessandro Cascone - il giovane suicida a 13 anni vittima di bullismo – ha sollecitato un maggior impegno al contrasto del cyberbullismo da parte dell’intera società e ricordato il valore della scuola.
Un’iniziativa rivolta ai più giovani, promossa con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, per sensibilizzare i minori all’uso consapevole del web e prevenire il diffondersi del fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
Oggi infatti sono triplicate le richieste di aiuto di ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo. Chi perseguita si nasconde dietro la rete dei social sminuendo la gravità delle proprie azioni, chi è perseguitato, invece, in quella rete rimane impigliato, al punto da correre il rischio di soffocare.
TANTI CASI COME QUELLO DI ANDREA
"Senza Rete" intende rimuovere quella rete, che può essere alibi o allo stesso tempo strumento di tortura. E lo fa ponendo al centro della narrazione le storie di alcuni ragazzi e ragazze vittime di cyberbullismo, attraverso la loro testimonianza diretta e quella delle persone a loro più vicine, degli operatori della Polizia postale che, con la loro umanità, si sono trovati ad affiancarli e soccorrerli. Come la storia di Andrea, che non ce l’ha fatta a sconfiggere quel mostro, o quella di Francesco e Valeria che invece la spuntano e lo mettono al tappeto, lasciandosi alle spalle la paura e la vergogna. Attraverso i loro racconti e con l’aiuto di psicologi, docenti e esperti della Polizia Postale, “Senza Rete” mostra le pieghe oscure del cyberbullismo ma anche e soprattutto la luce in fondo al tunnel che può rischiarare quel buio.
Proprio ad Alessandro Cascone è stata dedicata la proiezione in anteprima del docufilm all’Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione di oltre 2500 studenti delle scuole romane insieme ai genitori di Alessandro, al Capo della Polizia, Lamberto Giannini, al Presidente della Rai, Marilena Soldi, e al direttore di Rai Documentari, Fabrizio Zappi.
© Riproduzione Riservata