LOS ANGELES
Los Angeles, blitz di agenti federali in un parco cittadino

(ANSA) - LOS ANGELES, 07 LUG - Escalation nella presenza
militare voluta dal presidente Donald Trump a Los Angeles. Per
la prima volta dal 6 giugno, quando gli agenti federali dell'
Immigration and Customs Enforcement (Ice) hanno avviato arresti
di massa nella città californiana, le forze federali sono scese
in strada in modo massiccio: decine di agenti armati, alcuni a
cavallo, altri su mezzi militari, hanno fatto irruzione lunedì
mattina (intorno alle 19 in Italia) a MacArthur Park, nel cuore
della città. Circa 90 soldati della Guardia Nazionale hanno
bloccato le strade circostanti, in una dimostrazione di forza
inedita: finora si erano limitati a presidiare gli edifici
federali di Downtown.
Nei video diffusi sui social, verificati dai media locali e
rilanciati anche dalla sindaca democratica Karen Bass, si vedono
gli agenti procedere ad armi spianate in formazione compatta per
disperdere le persone presenti, tra cui anche bambini di un
campo estivo. Decine di attivisti per i diritti degli immigrati
si sono precipitati sul posto. È da un mese che controllano i
punti a forte presenza di immigrati con volantini, megafoni,
telefoni pronti a registrare e avvocati al seguito.
Anche la sindaca Bass si è recata sul posto. "Parlando con un
responsabile via cellulare ho chiesto che si ritirassero
immediatamente", ha dichiarato in conferenza stampa. "Si è
trattato - ha accusato - di un'operazione militare in piena
regola, ma non mi risulta che abbiano arrestato nemmeno una
persona. Lo scopo è solo terrorizzare la comunità immigrata. È
scandaloso e antiamericano che ci siano veicoli armati federali
nei nostri parchi quando non sta succedendo nulla. È scandaloso
e antiamericano che il governo federale abbia sequestrato la
Guardia Nazionale del nostro Stato. È scandaloso e antiamericano
che i marines, addestrati per uccidere soldati stranieri
all'estero, siano schierati in una città americana". (ANSA).
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