ELEZIONI COMUNALI
Il figlio di Bobo contro la Lega
Fabrizio Maroni, 19 anni, candidato con il centrosinistra di Licata nella sua Lozza

C’è un Maroni nella lista civica “Comune e Comunità Uniti per Lozza” che sostiene la candidatura bis di Giuseppe Licata alla poltrona di sindaco.
Ma non è l’ex ministro dell’Interno e già governatore della Lombardia, Roberto Maroni. È il figlio Fabrizio, diciannovenne studente di Scienze Politiche che ha scelto di mettersi a disposizione della comunità ma non al fianco della Lega.
Il più piccolo di casa Maroni ha optato, seppure si tratti di una lista civica, per l’area di centrosinistra. Solare, gentile e garbato, sogna di fare il giornalista e non il politico di professione: cresciuto all’oratorio del paese di mille abitanti dove si conoscono tutti, si è già distinto per aver vinto il “Premio Chiara giovani” qualche anno fa quando era studente del liceo classico “Cairoli” di Varese.
Fra i suoi amici vanta anche il presidente del consiglio comunale di Malnate e per molti anni braccio destro di Samuele Astuti, Enrico Torchia (fedelissimo Pd).
A riguardo il sindaco Licata conferma: «Ebbene sì, in lista abbiamo Fabrizio che è un ragazzo splendido. Sono molto contento che abbia deciso di mettersi a disposizione della comunità ma non perché è figlio di Roberto Maroni, ma per il tipo di persona che è. Un giovane che ha dimostrato in altre occasioni di essere capace e volenteroso: questo è il primo gradino per misurarsi con la comunità».
Il primo cittadino, che è impegnato nella campagna elettorale in cerca di un mandato bis, non commenta sulle scelte a favore della lista civica rispetto all’opzione della Lega, che sostiene la candidata Mara Rossi.
«Mi interessa che Fabrizio possa lavorare con serenità e la gioia di uno studente universitario di 19 anni, quindi va protetto e sostenuto come tutti giovani. Per questo motivo ho anche tenuto sotto traccia la sua presenza in lista», ammette Licata.
Fabrizio Maroni questa mattina, sabato 4 maggio, si presenterà alla stampa insieme a tutta la lista del team di Licata.
«Sono abituato a essere considerato “il figlio di”, credo che sia inevitabile anticipa -. Mi aspettavo che questa mia scelta facesse notizia e comprendo anche che i giornalisti ne scrivano, del resto vorrei diventarlo anche io».
Il giovane Maroni ha le idee chiare e soprattutto ha già una sua cifra distintiva: misurato e gentile, è un ragazzo che lavora a testa bassa, senza fronzoli e senza scorciatoie.
E nei prossimi anni sicuramente farà parlare di sé o, come probabile, farà parlare gli altri quando diventerà giornalista.
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