L’INCONTRO
Luino, ecco come riparte la stazione
Presentato il progetto di riqualificazione dell'area

Il progetto è già nella fase di studio di fattibilità ma certo gli attori in campo sono tanti: si tratta del programma che cambierà il volto dell'area più grande della città di Luino, ossia la riqualificazione delle aree abbandonate della stazione ferroviaria della citta. A presentarlo giovedì sera a Palazzo Verbania è stato il sindaco Enrico Bianchi, l'assessore ai Lavori pubblici Francesca Porfiri. L'idea è quella di portare all'interno di questi enormi spazi da rimettere nella n piedi gli istituti scolastici superiori, un modo per creare vita, relazione ed economie. Come detto, il piano investe molti enti: Regione e Provincia sopra tutti: l'idea è lavorare ad un accordo di programma tra Luino, RFI e gli enti pubblici, per mettere in campo una rifunzionalizzazione degli edifici ma anche per dare un nuovo volto naturalistico ad un sito che ultimamente è tristemente noto per degrado ed episodi di vandalismo.
La presentazione del futuro distretto della formazione è stato presentato dall’architetto Corrado Tagliabue, io quale ha spiegato come è stato costruito il percorso per mettere a terra il progetto, partendo dalla storia di questa che è una "Stazione Internazionale", così è definita anche ma non solo per il suo complesso architettonico.
L'accordo di programma con la Regione e gli altri Enti, ai quali è piaciuto il percorso progettuale, sarà diviso in lotti funzionali.
Uno degli elementi di novità è la volontà di creare un sovrappasso per collegare il retro della stazione, l'area smart bordet, con la parte anteriore del polo ferroviario, quello di piazza Marconi. Non è un caso che alla serata hanno presenziato anche diversi residenti del posto.
Presenti alla serata non solo residenti e curiosi ma pure alcuni insegnanti e responsabili dei plessi scolastici che potrebbero lasciare via Lugano per arrivare tra qualche anno nella stazione internazionale.
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